Milano, 11 ottobre 2023 – L'architetto Stefano Boeri è fra i cinque indagati in un’inchiesta della procura di Milano in relazione al progetto della Biblioteca europea di informazione e cultura Beic, che dovrebbe sorgere nell'area di Porta Vittoria, tra viale Molise e via Cervignano, a Milano. L'inchiesta – con al centro delle ipotesi di reato turbativa d’asta e false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri – è condotta dalla Guardia di finanza, che sta effettuando perquisizioni e sequestri di carte e materiale informatico, e coordinata dalla procura di Milano con il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dei pm Giancarla Serafini, Paolo Filippini e Mauro Clerici.
Gli indagati
Sono cinque gli iscritti nel registro degli indagati da parte della procura meneghina per la gara pubblica indetta dal Comune di Milano relativa al concorso internazionale di progettazione per la realizzazione della nuova Beic. Gli architetti Stefano Boeri e Cino Paolo Zucchi, nelle vesti di commissari, e i vincitori Manuela Fantini, Angelo Raffaele Lunati (docente al Politecnico e capogruppo del progetto vincitore) e Giancarlo Floridi sono accusati di turbata libertà degli incanti “perché, in concorso tra loro, turbavano la gara pubblica indetta dal Comune di Milano”, relativa alla realizzazione della nuova Biblioteca, “attraverso mezzi fraudolenti”.
I pm: “Nascosto conflitto di interesse”
In particolare, stando a quanto riporta l’agenzia Kronos - si legge nel decreto di perquisizione dell'aggiunto Tiziana Siciliano e dei pm Giancarla Serafini e Paolo Filippini -, Boeri e Zucchi, avrebbero “affermato falsamente l'assenza di posizioni di potenziale conflitto di interesse nella 'dichiarazione di conferma di assenza di situazioni di incompatibilità e di conflitto di interesse'” espressamente richiesta ai commissari dall'articolo 16 del bando di gara. I tre aggiudicatari (parti della stessa cordata, ndr), invece, sono accusati di "aver omesso potenziale conflitto interesse rispetto alla posizione dei commissari Boeri e Zucchi”, come previsto dall'articolo 13 del bando di gara per i partecipanti. “Con tali modalità fraudolente turbavano il regolare svolgimento della gara, impedendo che la stazione appaltante (Comune di Milano) venisse a conoscenza e per l'effetto sostituisse i membri della commissione oppure escludesse i partecipanti dalla gara con conseguente scorrimento di graduatoria”.
Nello specifico andava comunicata come situazione di conflitto la condivisione dello stesso ambiente di lavoro e la coincidenza di settori d'interesse scientifico e didattico tra i commissari Boeri e Zucchi, professori ordinari presso il Dipartimento di Architettura e studi Urbani del Politecnico di Milano, e i candidati Lunati e Floridi, ricercatori presso il medesimo Dipartimento della stessa Università. Sotto la lente anche la "frequente collaborazione” tra lo studio Boeri e la Sce Project di cui la Fantini è al vertici. Tra le due parti ci sarebbero stati rapporti economici: “documentati da 9 fatture emesse da Sce Project srl nei confronti di Stefano Boeri Architetti srl per un importo complessivo pari a 117.728 euro”. I fatti contestati vanno dal 23 giugno all'11 luglio 2022 (giorno in cui vengono resi noti i vincitori, ndr) e per i due commissari c'è l'aggravante di essere "persone preposte dalla legge o dall'autorità agli incanti”.
Le perquisizioni
Su delega dei pm Paolo Filippini, Mauro Clerici e Giancarla Serafini, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, la Guardia di Finanza sta eseguendo delle perquisizioni alla ricerca di documenti e materiale informatico a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, e nella sede del Politecnico alla ricerca di documenti relativi all’appalto sulla Biblioteca Europea.
Il via alle indagini
L'inchiesta mira a comprendere se la gara (44 i progetti partecipanti) sia stata in qualche modo 'truccata'. Erano già emersi in passato legami professionali tra alcuni professionisti del raggruppamento che si era aggiudicata la gara, tra cui il capogruppo Lunati con Onsitestudio, e i due membri di commissione Boeri e Zucchi. Non risulterebbero funzionari comunali tra gli indagati.
A dare lo spunto alla Procura ad indagare è stato Emilio Battisti, architetto ultraottantenne e consigliere dell'Ordine. Il professionista aveva sollevato il caso, facendo una segnalazione all'ordine. Segnalazione che poi è stata acquisita dai pm milanesi Giancarla Serafini, Paolo Filippini e Mauro Clerici, che coordinano l'inchiesta con l'aggiunto Tiziana Siciliano.
Boeri: "Sono tranquillo, ma situazione incredibile”
“Sono tranquillo e confermo la mia completa disponibilità a collaborare con le autorità competenti per fornire tutte le informazioni in mio possesso, al fine di chiarire una situazione che trovo incredibile”: così l'architetto Stefano Boeri ha commentato l'inchiesta in cui risulta indagato. “In virtù di ciò - ha aggiunto - al momento non mi è possibile fornire ulteriori dichiarazioni”.
Il sindaco Sala: “Il progetto va avanti”
L'inchiesta per turbativa d'asta per la Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura non dovrebbe comunque rallentare i lavori per il progetto. E' quanto affermato dal sindaco Giuseppe Sala a margine di una commissione consiliare a Palazzo Marino. “I miei dicono di no. Il tema è che in casi del genere il rischio ce l’ha chi ha scelto i vincitori di una gara. Dal nostro punto di vista i miei mi dicono che si andrà avanti, questo è quello che sappiamo ad oggi. Ovviamente nei prossimi giorni cercheremo di capire meglio dalla Procura, per quanto potrà dirci”, ha aggiunto il primo cittadino.
Il progetto della Beic
La nuova “Beic” dovrebbe essere pronta per il 2026 grazie a 101 milioni di euro di fondi del Pnrr. Il progetto vincitore è stato assegnato dopo un concorso internazionale e un anno fa è stato presentato a Palazzo Marino con il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Fondazione Beic Francesco Paolo Tronca.
La struttura – due navate trapezioidali in vetro e metallo con dentro una serra coperta – dovrebbe quindi essere collocata in zona Porta Vittoria, in un’area di 30 mila metri quadrati compresa tra viale Molise, via Cervignano, che diventerà pedonale, a est ed ovest, e via Cena e via Monte Ortigara, a nord e sud. Un’area semicentrale, ben collegata dai mezzi pubblici: nelle vicinanze c’è la fermata “Porta Vittoria’’ del Passante ferroviario e presto ci saranno anche la fermata “Dateo’’ della nuova linea 4 del metrò. Ospiterà due milioni e mezzo di volumi, di cui almeno 160mila a scaffale.
Beic, un percorso travagliato
Il percorso della Beic è stato molto travagliato: la prima idea risale al 1999 e il primo progetto vincitore (firmato da Peter Wilson) al 2001, con fase esecutiva nel 2008 quando, mancando fondi ministeriali per 206 milioni, era stato accantonato.
N el 2012, la giunta Pisapia ipotizzò di realizzarne una versione ridotta a CityLife, ma poi fu abbandonata anche quell'idea. Nel 2021 un gruppo di lavoro ha ridefinito le funzioni della biblioteca, ma è stato necessario indire un nuovo concorso, sia per la modifica della normativa antisismica sia perché sarebbe stato disponibile meno denaro. L'11 luglio 2022 è stato proclamato il vincitore del concorso, in seduta pubblica, su cinque finalisti. Ha vinto un raggruppamento con capogruppo Raffaele Lunati e altri otto architetti. Secondo classificato quello che aveva come capofila l'archistar Michele De Lucchi.Chi è Stefano Boeri
Stefano Boeri è uno dei più importanti architetti italiani. Ha firmato, tra gli altri, il progetto del Bosco Verticale di Milano, i due grattacieli protagonisti del restyling dell'area Isola-Garibaldi diventati in pochi anni uno dei simboli della nuova Milano e premiati nel 2015 come migliori grattacieli del mondo.
Stefano Boeri ha 66 anni, è figlio di dell'architetta e designer Maria Cristina Mariani Dameno, nota come Cini Boeri, e del neurologo Renato Boeri. Si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1980, è professore ordinario di Progettazione Urbanistica al Politecnico di Milano e visiting professor in varie università tra cui quella di Rotterdam, Losanna e Mosca.
A Milano fonda Boeri Studio, nel 1999, con Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, e poi nel 2008 Stefano Boeri Architetti. È presidente della Triennale di Milano, dopo essere stato confermato alla carica nel 2022.
Per quanto riguarda l'attività politica, nel 2010 si è presentato alle primarie del Pd come candidato sindaco di Milano ma è stato sconfitto da Giuliano Pisapia, nella cui giunta è poi stato assessore alla Cultura dal 2011 al 2013. Tra le sue iniziative a Palazzo Marino Pianocity e Bookcity e l'installazione dell'opera LOVE di Maurizio Cattelan di fronte alla Borsa in piazza Affari.
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