Statua che allatta: "Nessuno può sentirsi offeso"

La scultura "Dal latte materno veniamo" di Vera Omodeo causa controversia a Milano: la commissione comunale boccia la sua collocazione in spazi pubblici, suggerendo un luogo privato. La Regione si offre di ospitarla.

Statua che allatta: "Nessuno può sentirsi offeso"

Statua che allatta: "Nessuno può sentirsi offeso"

Il sindaco Beppe Sala aveva appena fatto in tempo a dire che "c’è una commissione che non risponde a me ma le chiederò di riesaminare la questione, perlomeno ascoltando il mio giudizio. Mi sembra un po’ una forzatura sostenere che non risponde a una sensibilità universale", che già la Regione era pronta a tendere l’(interessata) mano, con l’assessora alla Cultura Francesca Caruso: "Qualora il Comune non trovasse un luogo idoneo, siamo disponibili ad ospitare l’opera. L’immagine della donna che allatta fa parte della nostra cultura identitaria". E insomma è diventata un caso la scultura “Dal latte materno veniamo” di Vera Omodeo (in foto), scomparsa di recente: i figli volevano donarla a Milano perché fosse esposta in piazza Eleonora Duse, gioiello incorniciato da palazzi Liberty a Porta Venezia, ma hanno denunciato a La Repubblica che la commissione nominata da Palazzo Marino cui spetta valutare la collocazione dei monumenti negli spazi pubblici l’ha bocciata in quanto rappresentante "valori certamente rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini", e ha suggerito di piazzarla in un luogo "privato (ad esempio un ospedale o un istituto religioso)" ove "sia maggiormente valorizzato il tema della maternità, qui espresso con delle sfumature squisitamente religiose".

Il bronzo raffigura una donna che allatta a grandezza naturale, nuda dalla cintola in su. La Commissione comunale per il paesaggio è composta da undici tra archietti ed esperti; solo due sono donne. "Non mi sostituisco alla loro valutazione", osserva l’assessore alla Cultura del Comune Tommaso Sacchi, ma "non mi sembra che l’opera possa dare adito a qualcosa di offensivo nei confronti di nessuno. L’abbiamo vista insieme al sindaco, valuteremo come darle una collocazione".Gi. Bo.

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