Stati Generali, Sala: sindaci devono esserci, spesso hanno più esperienza di ministri

Il primo cittadino: "Vivono il territorio. Loro partecipazione è fondamentale. Non è polemica, è realtà"

Il sindaco Giuseppe Sala

Il sindaco Giuseppe Sala

Milano, 13 giugno 2020 - Il sindaco di Milano Giuseppe Sala torna sul "caso" degli Stati Generali dell’economia  (al via oggi a Roma, a Villa Pamphili). Il primo cittadino milanese ieri aveva criticato l'assenza dei primi attori del territorio, ovvero governatori e sindaci. "Io non sono stato invitato – aveva attaccato Sala –, non ambisco a farne parte. Però vedo che siamo in un Paese buffo perché molti dei politici più bravi in Italia, e mi tolgo da questo, stanno sul territorio, sono capaci di gestire con rapidità le situazioni". Oggi il sindaco di Milano, attraverso la sua pagina Facebook, ha spiegato in maniera più articolata la sua posizione, tornando a "punzecchiare" Conte. 

Prima, una premessa: "Sospendiamo il giudizio sulla loro utilità o meno, lo vedremo a lavori completati". Sala poi aggiunge: "Nella mia esperienza perché funzionino è comunque fondamentale che chi li convoca (in questo caso il Premier) abbia una piattaforma ben definita da sottoporre alla critica dei partecipanti, altrimenti si rischia il brainstorming infruttuoso".

Sala torna poi sul ruolo degli amministratori locali: "La partecipazione dei Sindaci è fondamentale. Vivono il territorio e spesso hanno più esperienza di tanti Ministri. Non è polemica ma realtà - spiega -.Personalmente non chiedo di partecipare, mi sentirei ben rappresentato dal Presidente dell’Associazione dei Comuni (il Sindaco di Bari, Antonio Decaro). Questo perché il punto non è il portare gli interessi di Milano a quel tavolo (per quello ci penso io, in ogni occasione), ma l’esperienza dei sindaci su infrastrutture, ambiente, politiche sociali, etc". 

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