Stangata A2A, a Milano le bollette sono diventate più care dell’80%

Aumento dei prezzi di gas e luce per il 40% degli utenti, quelli con contratti di tutela. L’ad Mazzoncini: scenario tragico, discesa nel 2023

Con l'aumento del costo dell'energia per molte famiglie le bollette sono ormai un incubo

Con l'aumento del costo dell'energia per molte famiglie le bollette sono ormai un incubo

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Milano - "Lo scenario è piuttosto tragico". Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, non usa giri di parole durante la commissione comunale Ambiente-Partecipate che deve affrontare il nodo della crisi energetica e che deve fornire qualche previsione sull’andamento dei prezzi delle bollette di gas ed elettricità a Milano. Le slide che i vertici della multiutility dell’energia nata dall’alleanza tra Milano e Brescia mostrano in commissione indicano che per il 40% dei clienti milanesi di A2A – quelli con contratti a condizioni di tutela – i rincari di gas e luce in bolletta hanno toccato picchi dell’80% nel secondo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, rispettivamente di 56 euro per il gas e 43 euro per l’elettricità.

Una vera e propria stangata dovuta prima all’aumento dell’energia nel 2021, una situazione aggravata dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina nel 2022. Ma non tutti gli utenti A2A ci hanno rimesso. Il restante 60% dei clienti della Spa, quelli che hanno contratti con la modalità del mercato libero, hanno registrato una lieve riduzione dell’importo medio della bolletta, circa 9 euro per il gas (11%) e circa tre euro per l’elettricità (5%). Mazzoncini, però, avverte che quando quei contratti sul mercato libero scadranno, quegli utenti subiranno rincari sulle bollette di A2A.

Una domanda , intanto, sorge spontanea: quando calerà il prezzo dell’energia? Bisognerà aspettare la fine della guerra russo-ucraina oppure la diminuzione dell’importo delle bollette potrebbe avvenire anche indipendentemente dal conflitto in corso? L’amministratore delegato di A2A offre questa previsione: "Ad oggi siamo in una situazione in cui ci aspettiamo, secondo le nostre curve di previsione, che per tutta la seconda metà del 2022 i prezzi di energia e gas rimarranno a livelli molto alti e che si inizi a vedere una discesa solo nel 2023, ma sarà relativa".

I prezzi dell’energia erano già aumentati prima dello scoppio della guerra in Ucraina, nell’autunno del 2021, quando si era verificata una prima impennata con un aumento di quattro volte. Con l’inizio della guerra il 24 febbraio – aggiunge Mazzoncini – "è stato raggiunto un prezzo che non si era mai visto nella storia dell’energia, arrivato attorno ai 250 euro megawatt ora, cioè cinque volte rispetto a prima della crisi. E, dinamica molto preoccupante, in questi ultimi mesi si è assestato attorno a 400 euro al megawatt, cioè otto volte prima della crisi".

 

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