Milano, "C’è uno stalker in condominio". Inquilino denuncia, indagato il custode

Musicista 55enne, docente al Conservatorio, preso di mira dal portinaio dello stabile dove vivono: "È mio vicino di casa, ho protestato perché fa rumore di notte e lui per vendetta mi perseguita"

Finisce in tribunale il contenzioso tra il musicista e il portinaio

Finisce in tribunale il contenzioso tra il musicista e il portinaio

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Milano - ​C’è uno stalker in condominio, ma stavolta è il custode. È una vicenda piuttosto insolita quella denunciata da un inquilino di uno stabile di viale Caterina da Forlì, zona Forza Armate. A rivolgersi alla procura è stato un musicista 55enne, docente al Conservatorio, che qualche tempo fa si è trasferito in in un appartamento a piano terra per poter meglio assistere il padre malato di Alzheimer e ricoverato alla rsa Don Orione.

Il problema è che in quei locali, adiacenti all’abitazione del custode, prima c’era un ufficio. Così, di fatto, il portinaio era abituato a una totale libertà di orari e di abitudini, soprattutto di notte, che da quando ha come vicino di casa il professore di pianoforte, non si sarebbe più potuto permettere. Fin da subito, invece, il musicista aveva dovuto constatare che il custode in pratica continuava a regolarsi come aveva fatto fino ad allora: sveglia tutte le mattine prima dell’alba, mestieri condominiali nell’androne del palazzo ancora al buio, per poi dedicarsi ai propri affari.

Alla prima "educata rimostranza" - scrive il musicista nella sua denuncia - era arrivata la prima sgarbata e volgare risposta. Da quel giorno era cominciata l’escalation. A nulla essendo valse le proteste dell’inquilino con telefonate e lettere all’amministratore del condominio, il custode si era sentito rafforzato nel suo comportamento e da lì, spiega il musicista, si era reso protagonista "ormai da lungo tempo di tutta una serie di comportamenti costituenti un’interferenza illecita" nella sua vita privata, vere e proprie molestie.

Scosta regolarmente la tenda della portineria per controllarlo ogni volta che lui o un suo ospite esce o rientra,sbircia anche nelle borse della spesa del supermercato se appena le appoggia a terra davanti alla guardiola, lo segue e gli si avvicina ogni volta che lo sente aprire o chiudere la porta di casa. Di fronte alle sue proteste, il portinaio ha ammesso candidamente di controllarlo apposta per dargli fastidio, dal momento che da quando il professore è arrivato in condominio, lui non ha potuto più fare quello che voleva.

Concetto espresso in termini decisamente più volgari di questi, a leggere la denuncia che descrive anche il gesto (altrettanto signorile) con cui il custode ha accompagnato la frase. In altre occasioni poi, per esempio vedendo dalla guardiola l’inquilino entrare o uscire dallo stabile, erano partiti insulti veri e propri nei suoi confronti.

Tutto ciò, lamenta il docente di pianoforte nella denuncia presentata attraverso il suo avvocato Nicola Brigida, gli ha provocato "un disturbo dell’adattamento con ansia e umore depresso misti" da curare con farmaci appropriati, stando alla certificazione rilasciata al professore da una psichiatra del Policlinico. Sulla vicenda il pm Paola Biondolillo ha aperto un fascicolo che ora vede il custode di viale Caterina da Forlì indagato per le molestie.

 

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