Caratterizzata all’inizio da una abbondante disponibilità idrica, la stagione irrigua di quest’anno, che si è protratta a causa della copiosità delle precipitazioni primaverili e il conseguente ritardo nelle semine, rischia ora di chiudersi in sofferenza. Il livello idrometrico del lago Maggiore è difatti in continua decrescita. Era a 46,1 centimetri il 22 agosto, ridottosi poi a 32 centimetri nella notte tra il 25 e 26 agosto (38% sotto la media), mentre l’ultimo dato disponibile (quello di ieri a mezzogiorno, ndr) indica 30,7 centimetri, in continua diminuzione. "Con questi dati riferiti al riempimento del lago e considerando la riduzione del 25% delle portate derivate imposta dal Consorzio del Ticino si può affermare che anche questa stagione deve fare i conti con una carenza idrica" afferma Alessandro Folli, presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi, che regola la distribuzione dell’acqua nelle campagne a sud del tracciato del canale. "La copiosità delle precipitazioni iniziali, con l’allagamento dei campi, ha ritardato in molte aree le semine sia del riso che del mais di oltre un mese rispetto alle consuetudini. Tutto ciò ha determinato la necessità di prolungare la stagione sino a fine settembre ed oltre per consentire il completamento del ciclo colturali".
Queste anomalie climatiche e la loro scarsa prevedibilità evidenziano la necessità di interventi mirati ad affrontare carenze idriche, anche se non severe come quella del 2022. "Gli sbarramenti provvisori, realizzati da Est Ticino Villoresi sul tratto di Naviglio Grande tra Abbiategrasso e Milano per garantire l’irrigazione a circa 90.000 ettari di colture per lo più risicole, si stanno rivelando utili anche quest’anno. Il Naviglio Grande, infatti, assicura una efficace disponibilità irrigua attraverso le rogge solo se la portata d’acqua che trasporta è pari a 64 metri cubi al secondo" spiega Folli. "L’attuale riduzione a 48 metri cubi avrebbe comportato una penalizzazione in termini di disponibilità per tutte quelle rogge che prelevano l’acqua attraverso una bocca posizionata in alto sulla sponda del Naviglio Grande, ma grazie alla realizzazione delle cosiddette ‘ture anti-siccità’, gli sbarramenti provvisori, è garantita comunque una distribuzione idrica adeguata".