Milano, irruzione a sorpresa alle nozze: "Mi dai una sigaretta?". E picchia lo sposo

Palazzo Reale, colpiti alcuni invitati al matrimonio: 29enne denunciato

INTERVENTO A Palazzo Reale sono intervenuti gli agenti dell’unità Antiabusivismo della polizia locale

INTERVENTO A Palazzo Reale sono intervenuti gli agenti dell’unità Antiabusivismo della polizia locale

Milano, 9 settembre 2018 - «Datemi una sigaretta, datemi una sigaretta...». L’uomo è molto agitato e insistente. Siamo nel cortile interno di Palazzo Reale, primo pomeriggio di venerdì. C’è un gruppo di persone vestite di tutto punto, sono tutti invitati a un matrimonio. Il fuoriprogramma inizia con una domanda, ripetuta più volte, alla mamma dello sposo: «Mi dai una sigaretta?». La signora replica gentilmente: «Non fumo». Lui insiste, lei mantiene la calma e continua a rispondere con cortesia. A quel punto, l’uomo, che poi si scoprirà essere un 29enne eritreo con una sfilza di precedenti alle spalle, si rivolge alle altre persone: «Datemi una sigaretta...», alzando il tono della voce. La situazione si surriscalda, ne nasce un parapiglia: colpito lo sposo e altri invitati. Intervengono prima i vigili del fuoco lì in presidio, poi arrivano i ghisa dell’Antiabusivismo, impegnati come ogni giorno in piazza Duomo. I vigili provano a tranquillizzare il 29enne, che però se la prende pure con loro; così gli agenti sono costretti a bloccarlo con la forza e a portarlo in via Custodi per gli accertamenti del caso. I controlli in banca dati fanno emergere che l’eritreo è ricercato per un’ordinanza di custodia cautelare in carcere: denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, l’uomo viene quindi portato a San Vittore in esecuzione del provvedimento restrittivo mai notificato.

«Ormai queste situazioni sono all’ordine del giorno», riflette Daniele Vincini, segretario del Sulpm. Che ne approfitta per rispolverare una proposta più volte ribadita nel recente passato: «Rilanciamo la richiesta di dotare gli agenti della polizia locale dello spray al peperoncino: ad agenti e carabinieri è stato di recente dato in dotazione il taser, è arrivato il momento anche per noi di avere uno strumento di autodifesa in più».

 

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