Sportello antiracket nei locali del clan

Sportello antiracket nei locali del clan

Sportello antiracket nei locali del clan

La lotta alla mafia passa anche dall’esproprio dei beni della criminalità organizzata per metterli a disposizione della comunità. In via Sant’Adele, i locali che un tempo appartenevano alla ‘ndrangheta, alla famiglia Agostino, sono diventati uno spazio polifunzionale: sportello lavoro e badanti e sportello antiracket. Dopo il corso di formazione iniziato nei giorni scorsi e introdotto dal numero uno della Dda Alessandra Dolci, ieri mattina lo sportello è stato ufficialmente aperto. Tra i molti presenti Simona Ronchi, dirigente di Anbsc (l’Agenzia dei beni confiscati), don Massimo Mapelli, presidente di Ucapte che si occuperà dello sportello aperto dal Piano di zona corsichese, Luigi Cuomo, presidente di Sos Impresa e Maria Grazia Trotti, referente della stessa associazione e "vittima di ‘ndrangheta e dei clan Valle – ha raccontato –. Se oggi sono qui ad aiutare le vittime di reati lo devo a Davide Salluzzo – attivista antimafia scomparso recentemente, a cui è dedicato lo sportello, ndr –, mi ha insegnato il valore della legalità. Sarebbe davvero contento per questa iniziativa". Ha chiuso gli interventi, introdotti dal sindaco Stefano Martino Ventura, il presidente della commissione antimafia di Corsico Gianluca Vitali che ha sottolineato l’importanza di "riappropriarsi dei beni della criminalità: un messaggio di sconfitta per le mafie e di vittoria per la comunità". Fra.Gri.

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