
LA STORIA A sinistra Gianluca Calì, imprenditore minacciato. Accanto, il dirigente della Squadra Mobile Alessandro Giuliano
Milano, 9 novembre 2015 - Uno sportello antiusura, gratuito, aperto ai cittadini. Sarà attivo da gennaio nelle nove zone della città: le vittime troveranno aiuto per denunciare i soprusi subiti e assistenza a 360 gradi. Nasce grazie a un protocollo d’intesa stipulato tra Comune e Ordine degli avvocati. L’annuncio è arrivato ieri, in sala Alessi a Palazzo Marino, in occasione del tavolo “Estorsione e usura a Milano. Analisi di un fenomeno e strategie d’intervento”.
L’intento, spiega David Gentili, presidente della commissione Antimafia del Comune, «è potenziare gli sportelli legali presenti nelle nove zone, stanare questi orribili reati, accogliendo le vittime. Un risultato di cui siamo molto orgogliosi. Oggi su questi temi non sorgono solo dei luoghi di accoglienza ma c’è un vero coordinamento tra tutte le forze in campo. Solo rompendo l’omertà e vincendo la paura, uniti, si sconfigge il crimine». A disposizione delle zone ci sono già diversi avvocati che si occupano di problematiche specifiche come violenza sulle donne, reati informatici, difesa da reati ambientali e ludopatie. E uno “sportello per il cittadino” è anche a Palazzo di Giustizia. «Da qui a gennaio - sottolinea il presidente dell’Ordine degli avvocati Remo Danovi - attueremo corsi di formazione per gli avvocati che si occuperanno dello sportello antiusura. L’avvocato non è solo difensore dei diritti individuali ma anche della legalità in senso ampio». Intervenuti, tra gli altri, il dirigente della Squadra Mobile Alessandro Giuliano e il vicesegretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza Marco Barbieri. «Lo scorso anno - afferma Barbieri - abbiamo svolto un’indagine, inviando 75mila questionari alle imprese di commercio, turismo e servizi dell’area metropolitana. Ne sono tornati indietro 5mila, compilati e anonimi, poi analizzati dal dipartimento di Statistica dell’università Bicocca. È emerso che i problemi legati a sicurezza e microcriminalità riguardano la zona nord di Milano e quelle a sud est e sud ovest dell’hinterland».
Tra le testimonianze, quella di Gianluca Calì, l’imprenditore siciliano più volte minacciato. «Il 19 ottobre - ha raccontato - due uomini dal forte accento siciliano a bordo di una Mercedes coi vetri oscurati si sono parcheggiati davanti alla scuola dei miei bambini, a Milano, e hanno parlato con la baby sitter, chiedendole se quelli che erano con lei fossero i miei figli. Il messaggio è che possono arrivare a me e alla mia famiglia in ogni momento. Ma io resto fiducioso nelle istituzioni e nello Stato».
di MARIANNA VAZZANA