SUOR ELISABETTA
Cronaca

Spiritualità e speranza Così ripartiamo

Suor Elisabetta

Stocchi*

La radice greca del verbo “generare” significa essere, far essere, far accadere, espressione di un’energia interna che apre le persone al mondo e agli altri, mettendole in grado di agire efficacemente nella propria realtà individuale e così contribuire creativamente alla costruzione della società. Un concetto, quindi, quello della generatività, che rimanda alla dimensione temporale umana nel rapporto tra le generazioni (siamo il frutto del passato, del lascito delle generazioni che ci hanno preceduto, agenti in un “adesso” che è il presente, figli del nostro tempo quindi, ma sempre proiettati, attraverso la percezione delle possibilità e del desiderio verso il futuro). Innegabilmente, la città di Milano ha saputo esprimere in ogni campo del sapere umano e della ricerca scientifica, artistica e intellettuale la sua capacità connaturata di generare futuro, dando vita nel corso della sua storia a sempre nuove pratiche di crescita e sviluppo economico, sociale e umano. È su questa capacità che Milano potrà contare per ripartire. “Si può pensare legittimamente che il futuro dell’umanità sia riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza”, afferma la Gaudium et Spes al n. 31. La virtù interiore della speranza è il vero motore di quell’energia interna e di quella capacità generativa, di cui si è detto all’inizio e che si ritrova nelle tantissime testimonianze di coloro che, da cittadini attivi e consapevoli, in una parola generativi, hanno agito concretamente nella città per innestarvi i semi fecondi da cui si sono sviluppati gli alberi, ancora oggi ben radicati, dell’impegno civile e politico, della solidarietà, dell’economia a servizio dell’uomo, dell’arte e della creatività, del bene comune. Lo aveva già evidenziato il Cardinale Carlo Maria Martini, con il suo sguardo sempre attento al passato della città e allo stesso tempo sapientemente profetico. Così si esprimeva in uno dei suoi scritti: "Il nostro è un tempo in cui la frustrazione e la disperazione crescono continuamente; il compito fondamentale dovrebbe essere quello di dare speranza". Una speranza che non è rivolta solo al futuro, ma già spera e opera, come energia generativa nel presente.

*Centro Asteria