Spari in aria da un’auto in corsa Alta tensione al presidio alla Clo

Si indaga sul “gesto intimidatorio“ messo in atto da ignoti nei confronti dei dipendenti in protesta

Spari in aria da un’auto in corsa  Alta tensione al presidio alla Clo

Spari in aria da un’auto in corsa Alta tensione al presidio alla Clo

di Massimiliano Saggese

Resta forte la tensione all’esterno dei magazzini della Coop di via Berlinguer al quartiere delle Rose. Dopo una prima giornata di protesta “tranquilla”, quella di giovedì, ieri la tensione è salita alle stelle. I lavoratori della cooperativa Clo, che ha in appalto le lavorazioni al magazzino della Coop, sono scesi in piazza per chiedere "il riconoscimento dei livelli, in quanto sono sottoinquadrati economicamente da anni, e il riconoscimento dei buoni pasto". "A oggi – spiegano i sindacalisti di Cisl e Si Cobas – viene dato un buono pasto d 2,50 euro dopo 9 ore di lavoro". Il tam tam su quanto stava accadendo alla Coop e sugli spari in aria la sera prima "per intimidire i lavoratori", ai cancelli del centro Coop ha esasperato la situazione. Sono arrivati al presidio oltre cento lavoratori. Assieme al sindacato Cisl infatti sono scesi in piazza anche quelli del Si Cobas.

La causa dell’escalation della tensione la raccontano gli stessi lavoratori. "Era appena terminato il turno di lavoro e all’uscita ci siamo fermati formando un capannello e stavamo discutendo della protesta, quando è arrivata un’auto con due persone a bordo. Uno dei due a bordo dell’auto ha esploso dei colpi di pistola in aria, poi l’auto è fuggita con una sgommata. Volevano intimidirci ma non ci sono riusciti", spiega uno degli operai presenti durante la sparatoria. Non solo i magazzinieri della Clo non si sono fatti intimidire, ma uno di loro è anche riuscito a segnato modello dell’auto e targa e ha dato le informazioni ai carabinieri.

Ieri mattina poi si è sfiorato lo scontro fra lavoratori. Oltre ai lavoratori di CIsl e Si Cobas ai cancelli sono arrivati alcuni lavoratori e rappresentanti della Clo (con bandiere al seguito). "Siamo venuti qui per impedire che bloccassero l’accesso a chi vuole lavorare", ha spiegato un loro portavoce. Per risposta in supporto ai lavoratori della Cisl e del Si Cobas in presidio sono arrivati lavoratori da altre aziende limitrofe per dare solidarietà ai colleghi delle Coop e condannare il gesto intimidatorio della sera precedente.

Sulla vicenda degli spari sarebbero in corso accertamenti da parte dei carabinieri. La situazione ins serata era tornata relativamente tranquilla. la pritesta prosegue in attesa di un incontro fra le parti.

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