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Cinese ucciso in via Signorelli, fermato a Verona il secondo killer

Secondo quanto spiegato dai carabinieri di Milano l’uomo, un cinese di 35 anni, è incensurato. Avrebbe però partecipato attivamente al duplice ferimento che ha portato alla morte del connazionale FOTO - Il luogo della sparatoria / I rilievi delle forze dell'ordine

Il luogo in cui è avvenuta la sparatoria

Milano, 11 marzo 2015 - È stato rintracciato dai carabinieri a Verona il secondo presunto responsabile dell’omicidio del cinese avvenuto a Milano, in via Signorelli il 28 febbraio scorsoSecondo quanto spiegato dai carabinieri di Milano l’uomo, un cinese di 35 anni, è incensurato. Avrebbe però partecipato attivamente al duplice ferimento che ha portato alla morte del connazionale.

Il presunto killer si era rifugiato da alcuni parenti lì residenti, ignari di quanto accaduto. I militari sono arrivati alla sua cattura attraverso classiche attività di indagine. Si presume che i due assassini si siano alternati durante la sparatoria: l’arma utilizzata è una beretta calibro 7.65. Dalla ricostruzione dell’uccisione risultavano sparati due colpi, e altri 3 proiettili erano stati trovati inesplosi fuori dal karaoke Milano dove era iniziata la lite, poi degenerata.

Gli inquirenti confermano il movente legato a divergenze tra bande rivali, gruppi contrapposti di nazionalità cinese che si contendono il mercato della droga e della prostituzione sul territorio milanese. Durante l’aggressione era rimasto ferito anche un altro cinese 37enne, poi soccorso al Niguarda.