
La delusione dei tifosi interisti allo stadio di San Siro, dove sabato sera è stata trasmessa in diretta la finale di Champions League con il Paris Saint-Germain finita 5-0
Il risveglio è amaro. La quarta Champions è un sogno infranto. Sconfitta netta: incubo Psg. Il giorno dopo, al popolo nerazzurro tocca fare i conti con la realtà. C’è chi preferisce chiudersi nel silenzio e chi invece si esprime, anche sui canali social. Rabbia e affetto – che resta sempre, nonostante tutto – si mescolano nei messaggi di chi ha sperato fino all’ultimo nel miracolo, per poi doversi arrendere. Giacomo Poretti, del trio con Aldo e Giovanni, risponde a suo modo a chi infierisce: "Quando la Juve perde o il Milan perde io non mando messaggi sarcastici perché so di ferire, è come ridere in faccia a chi si è rotto una gamba. Grazie vecchia squadra nerazzurra". C’è anche chi mentalmente torna indietro nel tempo, a quando tutto poteva ancora succedere. A quando si era ancora carichi e pieni di speranza. Ricordando anche Vasco, che infiammava i cuori dal palco dello Stadio Olimpico Grande Torino incitando la sua Inter in campo a Monaco a travolgere i parigini. È andata diversamente.
La ferita forse brucia di più, riavvolgendo il nastro. Però ora si può anche prendere la disfatta con ironia, come fa il deejay e conduttore tv Nicola Savino, notoriamente tifoso interista. Il 5-0 per la squadra di Luis Enrique fa male, ma lui sdrammatizza: "Abbiamo giocato contro il Cirque du Soleil più che contro una squadra di calcio, i giocatori del Paris Saint-Germain sono stati perfetti. Certo che prendere 5 pere non è affatto bello. Non c’è stata mai partita, mai. Abbiamo fatto la storia a modo nostro, ci piace esagerare". Ma sorridere resta difficilissimo. E chi è andato a Monaco vorrebbe non esserci mai stato. A riguardo, il comico Enrico Bertolino scrive: "Una di quelle partite dove sarebbe da dire io (non) c’ero ma non è così – racconta su Instagram –. È il calcio ragazzi. Chi vince festeggia, chi perde si giustifica. Ma la squadra si ama, sempre, e il pensiero va al grande Ernesto Pellegrini. Presidente, non si è perso granché", conclude. Lo storico presidente dell’Inter (lo è stato dal 1984 al 1995) era scomparso qualche ora prima. Delusione, sì, ma c’è chi agli attacchi preferisce rispondere. Ecco il giornalista Enrico Mentana: "Abbiamo reso felice chi vive delle sconfitte altrui, e ci siamo sentiti ancora più uniti a chi ha la nostra stessa passione". Che non crolla. Anche se è stata "una serata piuttosto dolorosa", scrive il giornalista e conduttore Gad Lerner, postando su Instagram una sua foto di spalle, con la “sua“ maglia nerazzurra.
E alla fine, non serve neppure prendersela più di tanto, lascia intendere il conduttore Alessandro Cattelan, che era a Monaco con la famiglia: "È stata una sconfitta talmente netta e umiliante che quasi non fa manco rabbia", scrive sui social. "È stata comunque un’esperienza bellissima con la famiglia e i tanti tifosi". Infine, "un ringraziamento speciale ai ragazzi che ci hanno aiutato coi cavi della batteria della macchina altrimenti restavo a Monaco". Almeno la beffa post partita è stata evitata.