"Sostegno ai bambini ucraini malati di tumore"

La Regione fa sapere di volersi attivare per aiutare l’associazione senza fini di lucro “Soleterre“ che a Kiev cura i bambini ucraini malati di tumore in stretta collaborazione con l’ospedale San Matteo di Pavia. Un’attività che in questi giorni sta pesantamente risentendo delle conseguenze dell’invasione russa: i piccoli pazienti, infatti, sono costretti a stare in un sottoscala. Ieri il governatore lombardo Attilio Fontana ha telefonato a Damiano Rizzi, presidente di Soleterre.

"Ho ascoltato le toccanti parole del dottor Rizzi sulla terribile situazione dei bambini malati di tumore in Ucraina, curati dalla onlus Soleterre che lui presiede – fa sapere Fontana –. Ci attiveremo per sostenere concretamente il loro prezioso lavoro e faremo il possibile per favorire l’attivazione di un corridoio umanitario per poi aiutare questi bambini in Lombardia".

"Stiamo continuando a curare i bambini malati di tumore all’interno dell’Istituto nazionale del cancro di Kiev – racconta Rizzi –. Lo facciamo in un rifugio, in un sottoscala protetto, con i materassi per terra e i bambini attaccati alle pompe di chemioterapia per proseguire le cure. Le persone scappano da Kiev. Le sirene suonano. Io stesso – fa sapere Rizzi – sto cercando di capire dove si trovano in questo momento tutti i nostri collaboratori. Si naviga a vista. Gli ospedali avranno gravi difficoltà a far fronte alle cure".

Soleterre ha anche lanciato una sottoscrizione per raccogliere fondi. "C’è bisogno di approvvigionare gli ospedali con farmaci, cibo, ossigeno. Ci sarà bisogno di integrare il personale sanitario – sottolinea il presidente della onlus –. I nostri psiconcologi stanno lavorando molto. La comunicazione di diagnosi di tumore infantile è già di per sè un evento traumatico. Immagiamoci cosa può voler dire, per questi bambini, dover vivere anche sotto le bombe. Dovremo curare disturbi post traumatici di un’intera popolazione".

"I bambini malati di cancro vivono una doppia guerra – conclude Rizzi –. Devono curarsi dal tumore e proteggere la propria vita dai bombardamenti. Ieri una mia collaboratrice piangeva. Vedere bambini malati di tumore in uno scantinato è disumano. La guerra non dovrebbe mai essere un’opzione. Dovrebbe essere abolita dalla storia. La guerra porta l’essere umano a uno stadio di un’inferiorità talmente grande che si può superare solo con una dose di amore altrettanto grande".

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