Sos servizi sociali "Senza risorse misure inutili"

Sabrina Bosio e la battaglia per i più fragili "I Comuni non ce la fanno, serve una rete efficace"

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"Gli enti locali da soli non hanno le risorse per gestire questa emergenza: bisogna creare una rete sul territorio non solo per erogare i servizi, ma anche per intercettare i bisogni prima che sia troppo tardi". Sabrina Bosio è da anni in prima linea nei servizi sociali, osservatorio privilegiato per leggere gli effetti dell’invecchiamento della popolazione e per studiare misure per far fronte al dramma della solitudine.

Dall’indagine emergono le condizioni critiche della popolazione anziana in Lombardia.

"La ricerca mostra in maniera plastica i problemi che ci troviamo davanti e le fragilità fisiologiche dovute a un progressivo invecchiamento della popolazione. Emerge anche l’importanza dei legami e il ruolo della comunità, il difficile accesso a servizi distanti e frammentati. La soluzione è nell’integrazione dei servizi e in un intervento che possa prevenire la caduta nella non autosufficienza e rallentare l’insorgere dei problemi. Serve una presa in carico integrata".

I servizi sociali, però, scontano gli effetti di anni di tagli del personale e delle risorse. Come far fronte all’emergenza che ci troviamo davanti e a una situazione destinata a diventare più critica nei prossimi anni?

"Questo è il vero problema, il nocciolo della questione. I servizi sociali attendono che l’utente esprima una domanda e una richiesta di aiuto, quando invece dovrebbero intercettare i bisogni. L’unica strada per interventi veramente efficaci è un welfare di iniziativa, individuando un target di fragilità. Ma questo non può farlo solo l’ente locale, la via d’uscita è una rete sul territorio in grado non solo di erogare rapidamente i servizi ma di leggere i bisogni".

Che effetti ha avuto la pandemia sulla generazione più anziana?

"In primo luogo ha decimato una generazione, ma gli anziani sono anche le persone che hanno sofferto di più per le misure di contenimento del contagio. Sono loro, inoltre, che subiscono gli effetti più gravi del rallentamento delle medicina ordinaria e dell’allungamento delle liste d’attesa".

In questo quadro che ruolo gioco la famiglia?

"Di certo la struttura della famiglia è cambiata, i nuclei sono più piccoli e disgregati. Non è più in grado di far fronte alla cura degli anziani e per questo è necessario un ruolo diverso, più forte, degli enti pubblici".

Andrea Gianni

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