Milano, il giallo della soprano morta di eroina

Trovata in via Macchi, indaga la polizia. Gli amici: problemi respiratori

La 28enne Iza Kavtaradze (foto Facebook)

La 28enne Iza Kavtaradze (foto Facebook)

Milano, 2 aprile 2019 - Su Facebook, gli amici la ricordano con grande affetto e parlano di una morte nel sonno legata a conclamati problemi di respirazione. In realtà, stando a quanto risulta, Iza Kavtaradze, mezzosoprano georgiana di 28 anni diplomata al Conservatorio di Stato di Tbilisi, sarebbe morta per un’overdose di eroina mentre si trovava all’interno dell’appartamento di via Macchi in cui lavorava come ragazza alla pari.

Il corpo senza vita è stato rinvenuto nella tarda serata di sabato proprio dai proprietari dell’abitazione, che, insospettiti dal fatto che la giovane non rispondeva, sono entrati nella stanza e l’hanno trovata riversa sul letto; accanto al corpo due siringhe, sul pavimento due cucchiaini anneriti dalla fiamma di un accendino e una bustina contenente marijuana. Sul posto sono arrivati gli agenti delle Volanti e della Scientifica, che hanno cristallizzato la scena ed effettuato i rilievi all’interno della camera. Il pm di turno ha disposto l’autopsia e gli esami tossicologici per chiarire con esattezza le cause del decesso. Gli esiti delle analisi saranno determinanti per il prosieguo dell’indagine, affidata ai poliziotti del commissariato Garibaldi-Venezia. Di punti poco chiari ce ne sono parecchi. A cominciare proprio da quelle due siringhe. Perché due e non una? C’era qualcuno con Iza prima che si sentisse male? E lo stesso discorso vale per i cucchiaini, entrambi anneriti come se fossero stati utilizzati da due persone. E poi c’è un’altra questione: la 28enne georgiana non aveva l’aspetto di una tossicodipendente di eroina, e lo dimostra anche il fatto che due genitori l’avessero scelta come baby sitter per i loro bambini.

Nelle foto che pubblicava di frequente sul suo profilo social, una scattata anche all’Ostello Bello, la donna si mostrava sorridente e solare, in perfetta forma fisica. Tutti elementi che lasciano aperte più ipotesi: non è escluso, ad esempio, che quella di sabato sera sia stata la prima volta che Iza ha avuto a che fare con l’eroina, magari invogliata da una persona conosciuta da poco. Inutile dire che i risultati dell’esame autoptico saranno determinanti per il successivo sviluppo dell’inchiesta: se la pista dell’eroina verrà confermata, gli investigatori cercheranno di risalire a chi gliel’ha venduta, verosimilmente in zona stazione Centrale, a due passi dall’appartamento di via Macchi in cui la 28enne è stata rinvenuta cadavere.

 

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