Violenze di Capodanno a Milano: "Sono come bestie, lo rifaranno"

Una studentessa 19enne di Cesenatico ha aiutato una coetanea molestata e filmato quanto stava accadendo

La studentessa Chiara Corapi

La studentessa Chiara Corapi

A Capodanno in piazza Duomo Chiara Corapi, studentessa 19enne di Cesenatico, non ci ha pensato due volte a filmare tutto e a buttarsi nella mischia per salvare una coetanea. "Stavamo festeggiando, c’era molta confusione e inizialmente pensavo ad una rissa; poi mi sono accorta che alcuni ragazzi facevano i bulli e avevano cattive intenzioni".

Quando si è resa conto che la situazione stava precipitando e ha inziato a riprendere? "L’ho fatto perché è doveroso far vedere chi sono queste bestie; ho sempre il telefono in mano e appena mi sono resa conto di quanto stava accadendo ho iniziato a filmare".

Cosa l’ha spinta a buttarsi nella mischia? "Mi sono accorta di una ragazza in serio pericolo, era sola, attorno aveva tanti aggressori che l’avevano circondata, le avevano tolto i vestiti e la minacciavano. Istintivamente ho iniziato a farmi varco aprendo le braccia, è andata bene perché indossavo il cappuccio e forse gli aggressori non si sono accorti che ero una donna".

In quegli attimi concitati ha riportato delle ferite? "Nulla, neanche un graffio".

Poi cosa è accaduto? "Sono arrivati i poliziotti che hanno soccorso la ragazza e le hanno consentito di rivestirsi ed è stata accompagnata in ospedale. Era molto scossa e traumatizzata, io ho urlato a tutti che avevo il video".

Lei è stata ascoltata dalla polizia? "Si, hanno registrato a computer la mia deposizione in ospedale. Poi hanno voluto sapere l’ora esatta del filmato".

Lei cosa faceva a Milano? "Con un gruppo di amici avevamo deciso di festeggiare il capodanno a Milano, volevamo divertirci e basta".

Il suo gesto testimonia che c’è ancora uno spirito di solidarietà. "Ripeto, io ho agito d’istinto, anche perché se non lo avessi fatto, quella ragazza avrebbe fatto veramente una brutta fine".

Conosceva la ragazza che ha salvato? "No, non la conoscevo, per me sino a quella sera era una estranea".

Quindi siete diventate amiche dopo l’aggressione. "Si, si sta riprendendo dal trauma, non è facile".

Cosa si aspetta dalla giustizia? "Sinceramente non penso che queste bestie cambino, erano spietati e, se lo hanno fatto una volta, lo faranno ancora. Ritengo che ci voglia la castrazione chimica, come prevede la legge in altri Paesi, e tanti anni da trascorrere in carcere". 

 

 

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