Sms tracciati e conservati, multata società di telefonia: qual è e come funziona

Commify nel mirino per la raccolta di informazioni sensibili dei suoi clienti. Procedimento del Garante per la privacy: scatta la sanzione da 80mila euro

Messaggi di testo sul telefonino

Messaggi di testo sul telefonino

Milano – Messaggi conservati in maniera non corretta, compresi quelli che contenevano password per servizi bancari, prenotazioni di appuntamenti per servizi sanitari e testi inviati da partiti politici. E poi i controlli automatizzati sui contenuti degli sms per intercettare eventuali contenuti fraudolenti.

Sono le due violazioni principali che hanno portato il Garante per la privacy a comminare una sanzione da 80mila euro a Commify Italia srl, società con sede in via Manzoni che, attraverso la piattaforma Skebby ( www.skebby.it ), fornisce a clienti di tipo business (privati o enti pubblici) un servizio di invio di sms "tramite un’applicazione web o tramite interfacce di programmazione delle applicazioni". Stando a quanto emerge dal provvedimento, l’ispezione, generata dalla segnalazione del responsabile della protezione dati di un’azienda che utlizzava i servizi di Skebby, è andata in scena l’8 e il 9 novembre 2021: nel corso dell’attività, i tecnici dell’Authority hanno verificato che Commify conservava "anche il contenuto dei messaggi trasmessi dai propri clienti", compresi dati ritenuti estremamente sensibili. "A tal proposito – si legge – la società ha motivato tale conservazione ritenendo che il contenuto dei messaggi sia da considerarsi dato di traffico, con il conseguente obbligo di conservazione".

Il Garante ha accertato pure che i dati di traffico "erano conservati in diversi sistemi della società, senza che fosse prevista una conservazione separata per i dati di traffico conservati per le finalità di prevenzione e repressione dei reati (finalità di giustizia)". Per quanto riguarda il tempo di conservazione, sono emersi dati riferiti a sms inviati a ottobre 2019, quindi più di due anni prima dell’ispezione. Infine, è stato appurato che venivano effettuate analisi preventive sugli sms "tramite algoritmi di rilevamento" per intercettare parole vietate.

Commify si è difesa sostenendo di aver agito in buona fede e assicurando che gli errori erano già stati corretti, modificando radicalmente le modalità di conservazione dei messaggi. Il Garante ha tenuto conto di queste "attenuanti" e, considerando anche le difficoltà economiche provocate dalla pandemia, ha stabilito la multa di 80mila euro.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro