GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Smog, le richieste della Regione: "Il Governo non ci tagli 40 milioni e apra il tavolo in sospeso dal 2010"

Incontro col ministero dell’assessore lombardo all’Ambiente e dei parigrado di Piemonte, Emilia e Veneto. C’è l’accordo per rispondere con una lettera comune al procedimento indetto dall’Unione Europea. e per l’avvio di una task force che coinvolga tutti i dicasteri interessati dal contrasto all’inquinamento. .

Smog, le richieste della Regione: "Il Governo non ci tagli 40 milioni e apra il tavolo in sospeso dal 2010"

Smog, le richieste della Regione: "Il Governo non ci tagli 40 milioni e apra il tavolo in sospeso dal 2010"

Sono due le richieste avanzate ieri al ministro Gilberto Pichetto Fratin da Giorgio Maione, assessore lombardo all’Ambiente, insieme ai parigrado delle altre Regioni del bacino padano: Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. La prima è aprire un tavolo tra il Governo e le Regioni nell’ambito del quale si possano discutere con cadenza regolare le misure e le risorse da mettere in campo contro l’inquinamento atmosferico: "Penso a provvedimenti ad ampio raggio – spiega Maione –: da quelli relativi alla fiscalità al varo di bonus che aiutino le imprese, l’agricoltura e i cittadini a far fronte alla riduzione degli inquinanti. Misure per le quali è importante avere coperture economiche certe". E la seconda richiesta al Governo, anzi "il sollecito" come lo definisce lo stesso Maione, è di ripristinare i 40 milioni di euro tagliati alle Regioni del bacino padano alla voce “qualità dell’aria“: "Sono risorse indubbiamente importanti e insieme ai colleghi delle altre Regioni abbiamo sollecitato il ministro affinché non vengano meno" spiega l’assessore lombardo all’Ambiente. Da segnalare, quanto alla prima delle due richieste, che l’istituzione di un tavolo sulla qualità dell’aria tra Governo e Regioni è prevista da una legge del 2010 che però, su questo punto, è rimasta inattuata. L’incontro di ieri tra ministro e assessori è servito, non ultimo, a mettere a punto una lettera di risposta all’Unione Europea dopo l’apertura della procedura di infrazione da parte della Commissione per la scarsa qualità dell’aria in pianura padana. Nella missiva si elencano le misure intraprese da Governo e Regioni.

"L’incontro ha avuto come oggetto la ricerca di una linea condivisa sulle misure da individuare ai fini del rispetto dei limiti di particolato (Pm10) e biossido di azoto (No2) consentiti dalla normativa europea – si legge nel comunicato congiunto –. Si è deciso di condividere una nota comune da inviare alla Commissione europea in risposta alla messa in mora a seguito della condanna per i superamenti dei valori limite delle concentrazioni di Pm10. A tal fine, oltre al costante dialogo con le Regioni, è emersa la necessità di un coordinamento coi ministeri interessati dal tema: Trasporti, Agricoltura, Imprese, Economia".