Segway, hoverboard e skate: l’ultima frontiera dello sharing

Non più solo auto e scooter, il Comune cerca operatori disposti a offrire flotte eterogenee

self-balancing scooter

self-balancing scooter

Milano, 29 luglio 2018 - Il Comune prova ad estendere la logica dello sharing a mezzi oggi decisamente di nicchia come segway, hoverboard, skateboard, monopattini e monoruote. La Giunta di Palazzo Marino, infatti, ha appena approvato le linee guida dell’avviso pubblico con il quale andare alla ricerca di soggetti pubblici o privati interessati a svolgere il servizio di sharing elettrico non più solo degli scooter, ma anche dei mezzi appena menzionati. «L’obiettivo di contenere le emissioni inquinanti spinge a procedere verso l’innovazione – si sottolinea nel comunicato diramato ieri dall’amministrazione comunale –: per questo il nuovo bando, che sarà pubblicato nei prossimi mesi, comprenderà anche veicoli come segway, hoverboard, skateboard, monopattini, monoruote. E questo – si legge nello stesso comunicato – è un elenco non esaustivo».

Il requisito minimo è, come ovvio, che si tratti di mezzi elettrici omologati o che abbiano attivato con esito positivo la procedura di sperimentazione con il ministero competente e quindi siano idonei alla circolazione su strada. Il ricorso ai nuovi mezzi elettrici non è l’unica novità in fatto di mobilità condivisa. Le linee guida nuovo bando di sharing stabiliscono che dal primo gennaio 2020 la flotta dei servizi di scooter sharing a due o tre ruote potrà essere costituita esclusivamente da veicoli elettrici, anche per le due flotte già circolanti a Milano. Fino ad allora, fino al 31 dicembre 2019, tutti i veicoli anche quelli endotermici devono comunque rispettare lo standard di inquinamento più performante al momento dell’immissione in servizio. Le linee guida approvate dalla Giunta definiscono anche l’area di servizio coperta dal bando che, per quanto riguarda esclusivamente i veicoli elettrici, potrà essere ridotta all’interno della rete stradale della cerchia filoviaria della 90-91, ma con l’obbligo di estendere il servizio alle “aree per la mobilità” presenti anche nei quartieri di periferia individuate e realizzate dal Comune. Oltre a garantire un servizio attivo 365 giorni e disponibile 24 ore su 24, per un tempo non inferiore ai 24 mesi, i gestori dovranno impegnarsi a mettere a disposizione un numero di veicoli non inferiore a 75, che sale a 120 per i veicoli non elettrici.

Per ogni scooter messo in servizio la convenzione prevede anche che sia attivato, da parte dei singoli gestori, un investimento minimo di 100 euro per la realizzazione di corsi rivolti ai giovani sulla sicurezza stradale, da svolgersi nelle scuole cittadine, secondo un programma da concordarsi preventivamente con l’Amministrazione comunale. All’avviso pubblico per i servizi di scooter e mezzi innovativi elettrici in sharing potranno partecipare soggetti sia pubblici che privati. «Vogliamo dare più slancio alla mobilità elettrica e sostenibile – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità –. Lo facciamo con ogni mezzo».

 

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