
Alessandra Dolci (al centro) in Commissione antimafia all’ex provincia con i sindaci
"Per combattere la malavita bisogna fare rete", i sindaci dell’hinterland partecipano alla seduta straordinaria della Commissione antimafia di Città metropolitana con Alessandra Dolci, procuratrice aggiunta della Dda milanese. Il magistrato parla della necessità di unire le forze e in aula sono tutti d’accordo. Ci sono Ivone Cosciotti, prima cittadina di Pioltello, le cosche avevano trasformato la sua città in feudo, e una sessantina di colleghi. "La criminalità mafiosa è organizzata e anche il contrasto va organizzato - sottolinea Dolci - è fondamentale confrontarsi con gli amministratori perché loro hanno la conoscenza del territorio. Questa sinergia nelle lotta a boss e capibastone è veramente un punto importante. Un punto di svolta". Ed è stata proprio questa la molla che l’anno scorso ha portato alla nascita della Commissione. Ora, la necessità di un confronto allargato: "I recenti fatti di cronaca confermano che questo fenomeno è radicato nell’hinterland ed è una minaccia reale per cittadini, imprese, istituzioni - spiega il presidente Marco Griguolo -. Le infiltrazioni minano alle fondamenta lo stato di diritto e la democrazia.
E le conseguenze compromettono la gestione dei servizi pubblici, inquinano il sistema imprenditoriale, l’equità nelle decisioni e minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nelle aziende". Da qui il bisogno "di rompere il silenzio che permette alla malapianta di crescere e prosperare. Abbiamo voluto lanciare un segnale forte e chiaro a tutti - aggiunge Griguolo -: la criminalità organizzata non ha diritto di cittadinanza nella nostra area metropolitana". È il primo appuntamento di un percorso condiviso, ce ne saranno altri: "Prima un incontro pubblico sui beni confiscati, poi di nuovo la Commissione. Dobbiamo accendere un riflettore sulle storie che riguardano le vittime delle mafie, raccontare resistenza civile e cittadinanza attiva, perché chi nel proprio quotidiano contrasta la criminalità non è solo". Molti i relatori in aula, da Pietro Basile di Libera Milano, a Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale dell’associazione Avviso Pubblico, a don Massimo Mapelli, responsabile di "Una casa anche per te", a Pasquale Quaglia di WikiMafia APS.