Andrea Gianni
Cronaca

Milano, sindacati contro il Comune: “Assunzioni? Mancano 700 lavoratori”

Le sigle compatte annunciano un presidio in Consiglio e accusano: “Musei, scuole, sicurezza, la Giunta Sala ha scelto di non investire più e taglia i servizi pubblici”

L'ultima protesta dei dipendenti del Comune di Milano sui buoni pasto

L'ultima protesta dei dipendenti del Comune di Milano sui buoni pasto

Milano, 13 settembre 2023 – Il numero dei dipendenti di Palazzo Marino è già sceso al minimo storico, 13.272, per gestire servizi che vanno dalle scuole comunali alla polizia locale. A questo si aggiunge un "ritardo ingiustificabile" sulle assunzioni già deliberate negli anni scorsi che lascia scoperta la "cifra incredibile" di quasi 700 posti di lavoro. Una carenza di organico che apre un nuovo scontro fra sindacati e Comune, dopo la lunga battaglia legata alla pausa pranzo dei dipendenti: le sigle Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa, con i rappresentanti sindacali, hanno riaperto lo stato d'agitazione, e si preparano a iniziative di protesta che potrebbero concretizzarsi in un presidio durante una delle prossime sedute del Consiglio comunale.

I motivi dietro lo scontro

La mossa arriva dopo l'ultimo incontro sulle politiche occupazionali, nel quadro di una situazione critica che ha già fatto sentire i suoi effetti su servizi ai cittadini come l'anagrafe e sulla cultura, con la riduzione degli orari di apertura di quattro musei civici motivata dalla carenza di risorse. Il Comune avrebbe messo sul tavolo circa due milioni di euro, per assumere circa 60-70 lavoratori nei vari uffici. I sindacati hanno chiesto invece l'assunzione immediata di almeno 350 persone, il "fabbisogno minimo per l'erogazione dei servizi base", coprendo buchi negli organici e pensionamenti.

Muro contro muro 

Una distanza incolmabile fra le proposte, che ha portato alla rottura delle trattative. "L'amministrazione ha presentato proposte assolutamente insufficienti e inadeguate", spiega Giovanni Molisse, segretario Fp Cgil di Milano. "In quattro anni abbiamo perso oltre mille persone negli organici - prosegue - chiediamo che in primo luogo si rispettino gli accordi firmati sulle 700 assunzioni, poi che si vari un piano straordinario".

Gli effetti dei tagli all’organico

I sindacati, in una nota, descrivono una "situazione inaccettabile" dopo anni di tagli del personale: "I servizi chiuderanno e il perimetro delle funzioni pubbliche e dei diritti garantiti dal Comune ai cittadini è destinato a restringersi ulteriormente". Amilcare Tosoni (Cisl Fp), annuncia un "periodo di forte mobilitazione per la difesa del lavoro e del servizio pubblico". Sulla stessa linea anche Gianmarco Aiello (Uil Fpl) e Orfeo Mastantuono, segretario provinciale del Csa. "La linea politica del Comune è quella di non investire sul personale e di non mantenere le promesse - spiega Mastantuono -. La nostra risposta è la mobilitazione dei lavoratori, eventualmente anche con un presidio in Consiglio comunale".