
Niccolò Bettarini con il padre Stefano e la mamma Simona Ventura
Milano 27 luglio 2018 - L’Old Fashion resta aperto. Almeno fino a novembre. L’altro ieri il Tar ha confermato la sospensiva del provvedimento emesso dal questore Marcello Cardona all’indomani dell’accoltellamento del 19enne Niccolò Bettarini: tutto rinviato all’udienza di merito, in programma il 7 novembre. Stop, quindi, alla sospensione della licenza per 30 giorni, dei quali 10 già scontati tra il 2 e il 12 luglio, in attesa che i giudici si pronuncino sulla legittimità della decisione di via Fatebenefratelli. In sostanza, i giudici, nel contemperare gli interessi in gioco, hanno ritenuto che fosse più corretto bloccare la sanzione in via cautelare per evitare di penalizzare troppo i proprietari della discoteca, in vista di un’analisi più dettagliata sulle motivazioni alla base del provvedimento. «Ieri sera (mercoledì 25, ndr) siamo rimasti chiusi perché non era arrivata ancora la conferma di sospensiva.
Chiusi per essere in linea con quanto disposto dal questore che, ribadisco, non ho mai contestato», commenta Roberto Cominardi, gestore dell’Old Fashion. Da ieri, battenti riaperti. «Questa sospensiva – continua – ci permette di continuare a lavorare. La nostra paura più grossa era quella di dover chiudere in estate, nel periodo più impegnativo. Abbiamo un’ottantina di dipendenti, tra lavoratori fissi e altri a chiamata, senza considerare fornitori e altre figure che gravitano attorno al locale. Sarebbe stato un problema per tutti; la situazione sarebbe stata grave, ed è il motivo per cui abbiamo chiesto la sospensiva». Cominardi tiene a precisare di «non aver mai contestato la tempestività con cui il questore ha adottato il provvedimento: capisco che sulla base delle prime indagini questo sia stato necessario. Con serenità si potrà analizzare la dinamica (l’aggressione è avvenuta a distanza dal locale, sottolineo) e accertare le responsabilità. Noi peraltro abbiamo sempre agito con la massima trasparenza, consegnando i video alla polizia senza aspettare l’ordine del pm».
Per chi non lo ricordi, tutto era iniziato all’alba del primo luglio, quando un gruppo di ragazzi – Mobile e Volanti ne hanno fermati quattro per tentato omicidio – aveva aggredito Bettarini junior a poche decine di metri dall’ingresso dell’Old Fashion, prendendolo a calci e pugni e colpendolo con 8 fendenti in più parti del corpo: ad agire materialmente sarebbe stato Davide Caddeo, spalleggiato da Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e Albano Jakej. Poco più di 24 ore dopo, era arrivata la decisione di Cardona: sospensione della licenza per 30 giorni al locale di viale Alemagna. In particolare, era stato contestato il fatto che la prima aggressione fosse avvenuta all’interno del locale e che uno dei vigilantes albanesi dell’Old Fashion si fosse limitato a scambiare due parole in lingua madre con i due connazionali presenti invece di richiedere immediatamente l’intervento delle forze dell’ordine.