MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Sicurezza, Sala al contrattacco: "Campagna politica contro Milano. Omicidi in calo"

Il sindaco: chi per calcolo va contro la città fa un danno ai milanesi. Riunione con Gabrielli per la delibera di Giunta sulla Polizia locale

Beppe Sala

Beppe Sala

La «storia» su Instagram esce a metà mattina. Il sindaco Giuseppe Sala torna a parlare di sicurezza a Milano e lo fa esprimendo questa tesi: "C’è un’evidente campagna politico-mediatica contro Milano". Il numero uno di Palazzo Marino non scrive con chi ce l’ha esattamente ma si può azzardare che nel mirino di Sala ci siano i partiti di centrodestra e gli organi di informazioni che guardano con simpatia verso il fronte sovranista moderato e con ostilità verso il fronte progressista. Nel mezzo ci sono i post sui social di vip e influencer che denunciano l’insicurezza del capoluogo lombardo. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati quelli dell’attore e regista Carlo Verdone ("Alla stazione di Milano ho avuto più paura che a Roma") e della cantautrice Levante, che ha raccontato del quarto furto d’auto subito all’ombra della Madonnina. Ma l’elenco di personaggi famosi che hanno parlato dell’insicurezza di Milano è lungo: Chiara Ferragni, Elenoire Casalegno, Giulia Salemi, Flavio Briatore, Christian Vieri, Saturnino Celani…

Il sindaco, che lo scorso 2 ottobre ha nominato l’ex capo della Polizia Franco Gabrielli come suo delegato alla Sicurezza e alla Coesione sociale, ieri nella storia su Instagram ha provato a replicare, ancora una volta, a chi sostiene che a Milano ci sia un’emergenza sicurezza: "Lo ridico: la sicurezza è un diritto che va garantito. È un tema comune a tutte le grandi città. Ma ciò non vuol dire che la questione sia meno importante per Milano". Fin qui, la premessa. Sala, a questo punto, parte al contrattacco: "Però... C’è un’evidente campagna politico-mediatica contro Milano. Guardate qui (dati forniti dalla Prefettura)". A seguire, una tabelle sugli "omicidi volontari consumati dal 1987 al 2023". Numeri che mostrano che negli ultimi 36 anni gli omicidi sono in netto calo: sono stati 8 nel 2023 (fino a questo momento) e 9 nel 2022, erano stati 11 nel 2017, 22 nel 2004, mentre nel 1994 il numero era stato di 36, nel 1992 di 43 e nel 1991 di 40, per citare solo alcuni dati. Insomma, il primo cittadino vuole mandare questo messaggio a cittadini, vip e organi di stampa: in passato Milano era molto più insicura.

Eppure lo scorso 2 ottobre era stato proprio Gabrielli, a fianco di Sala a Palazzo Marino, a sottolineare – dopo la premessa "Milano non è Gotham City" – che "la percezione di insicurezza non è un aspetto marginale. Non si può avere un atteggiamento di sufficienza o di imbarazzo quando si parla di insicurezza percepita, citando solo i dati sui reati in calo". Un messaggio un po’ diverso rispetto a quello lanciato ieri dal sindaco. Sfumature a parte, in ogni caso, Sala, Gabrielli e gli assessori Marco Granelli (Sicurezza) e Lamberto Bertolè (Welfare) – i quattro componenti del Comitato strategico per la Sicurezza e la Coesione sociale del Comune – stanno lavorando al Piano sulla sicurezza annunciato lo scorso 2 ottobre. Uno dei tre punti già indicati – azioni visibili sul territorio cittadino, a partire dal rafforzamento della presenza dei vigili su specifiche aree del territorio milanese e nelle ore serali e notturne – è un obiettivo su cui Sala e Gabrielli, in una recente riunione, hanno già concordato la strategia, contenuta nella delibera di Giunta approvata venerdì scorso (vedi articolo nella pagina seguente).

Su Instagram, intanto, il sindaco dice "continueremo a lavorare per migliorare la situazione" e conclude così: "Che ci sia una campagna politica e mediatica contro il sindaco ci sta. Ma chi per calcolo politico attacca Milano fa un danno ai tanti che grazie all’attrattività della città lavorano o comunque costruiscono le basi per le proprie vite". Il centrodestra boccia le parole del sindaco con il governatore lombardo e lumbard Attilio Fontana ("Non bisogna mai strumentalizzare in nessun modo, ma oggettivamente c’è una situazione in cui i cittadini sono preoccupati"), l’europarlamentare leghista Silvia Sardone ("Per l’influencer Sala il record di furti e rapine non contano") e il capogruppo del Carroccio a Palazzo Marino Alessandro Verri ("Il sindaco cita solo i dati che fanno comodo a lui").