"Si parla del campo?. Coinvolgete pure noi"

Il primo cittadino di Segrate: i tifosi che arriveranno in aereo graviteranno su Linate quindi anche sulla nostra città. .

Gli stadi di Inter e Milan nell’hinterland di Milano? "Quando Segrate sembrava rientrare tra le ipotesi, abbiamo detto di no". Il sindaco Paolo Micheli ricorda quanto successo nei primi mesi del 2022, quando si vociferava che tra le zone papabili per la costruzione di un nuovo stadio Milan-Inter ci fosse anche l’area Westfield. All’epoca sembrava infatti che il progetto del centro commerciale destinato a sorgere su quel terreno si fosse intiepidito e potesse quindi aprirsi un varco per l’arrivo dei club sportivi. Benché non ci fossero stati contatti tra il Comune e le società di calcio, "ho comunque ritenuto di prendere posizione pubblicamente, dicendo: grazie, ma uno stadio non ci interessa - rimarca Micheli -. Con tutto il rispetto per le tifoserie, un flusso di 70mila persone, la domenica e non solo, sarebbe stato contrario alla nostra idea di città: una Segrate a misura di famiglia, con spazi verdi e piste ciclabili".

Ora la palla è passata ad altre amministrazioni. In particolare, l’arrivo del Milan a San Donato appare oggi più concreto. "Non entro nel merito di decisioni che competono ad altri - prosegue il sindaco di Segrate -; mi permetto di osservare che scelte del genere non possono passare sopra le teste dei cittadini. Servono strumenti di coinvolgimento. E serve che gli enti superiori facciano da cabina di regia: trovo assurdo che i club vadano a trattare coi singoli Comuni". "Personalmente trovo anche assurdo che si abbandoni San Siro, trasformando quell’impianto in una cattedrale nel deserto".

Rispetto ai futuri impianti, "gradirei essere coinvolto nei tavoli di discussione, tanto più che i tifosi che raggiungeranno Milano in aereo graviteranno su Linate, quindi anche su Segrate".A.Z.