"Ondata di sfratti alle porte, situazione esplosiva"

Ai tremila casi pre-Covid congelati si aggiungono quelli innescati dalla crisi: prorogare il blocco e proteggere le famiglie

Sfratti, manifestazione degli inquilini

Sfratti, manifestazione degli inquilini

Milano, 17 febbraio 2021 - Ci sono i circa 2.500-3.000 sfratti a Milano risalenti ancora agli anni pre-Covid la cui esecuzione è stata bloccata dalla pandemia. A questi si aggiungono le migliaia di potenziali sfratti innescati, invece, dalla crisi economica e occupazionale legata all’emergenza sanitaria del 2020. Il risultato è una situazione esplosiva, per ora congelata dal blocco degli sfratti che corre verso la scadenza. "Si rischia un’ondata di persone che rimarranno senza casa – spiega Ermanno Ronda, segretario generale del sindacato Sicet-Cisl milanese – con tutti i conseguenti problemi di ordine pubblico". Una cinquantina di persone, aderenti alle sigle sindacali in rappresentanza degli inquilini Sunia, Sicet, Unione Inquilini, Uniat, Asia e Conia, ieri si sono radunate nei pressi della Prefettura di Milano per chiedere al Governo la proroga della sospensione degli sfratti, misura introdotta dal Conte bis nel decreto Milleproroghe, almeno fino al 30 giugno.

Una battaglia nazionale che, però, si combatte anche sul terreno milanese. "A Milano bisognerà fare in modo – prosegue Ronda – che ci siano soluzioni abitative transitorie per le persone che verranno sfrattate". Sul tavolo dati, elencati dal sindacalista, che evidenziano la sofferenza delle famiglie milanesi: 14mila nuclei che hanno partecipato all’ultimo bando per le case popolari a Milano, circa 17mila che hanno tentato il bando per il sostegno all’affitto. Solo quattromila sono riuscite a ricevere il contributo di 1.500 euro, poi i fondi si sono esauriti. Da un sondaggio della Sicet su 400 inquilini milanesi è emerso che l’80% delle famiglie ha problemi a pagare l’affitto. Ieri una delegazione è stata ricevuta dal viceprefetto Fabrizio Donatiello. "Un incontro positivo – spiega Giuseppe Jannuzzi, segretario del Sunia Milano – se il Milleproroghe non venisse riconfermato si aprirebbe un problema molto serio sia a livello sociale sia sanitario e anche la prefettura se ne rende conto". La soluzione però non è solo bloccare gli sfratti, "cosa che comunque non risolve il problema". "Abbiamo chiesto alla Prefettura di convocare le parti sociali – sottolinea Jannuzzi – e aprire un tavolo con il Comune, Aler e Mm, affinché si formalizzi un accordo milanese".  

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