
di Monica Autunno
Il primo turno un flop d’affluenza, il secondo si è mantenuto sulla stessa linea con il 40,49% degli elettori che si sono presentati alle urne (nel primo turno furono il 40,63%). I conti oggi alle 15, alla chiusura dei seggi. Ma è stata una domenica senza picchi quella della grande sfida all’urna fra Fabio Colombo (candidato da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e civica Uniti per Cambiare), 38,56% al primo turno, e Vittorio Caglio (candidato da Pd, Cassano Etica Ecologista, Sinistra Arcobaleno), 38,51. Domenica 3 ottobre, al dato affluenza delle 19, avevano votato 5021 cassanesi, pari al 34,4%. Ieri alla stessa ora la percentuale era pari al 33,86%. Ci sta tutto dunque, compresa la "fisiologica" flessione del secondo giro. In barba, almeno sino a ieri, all’appello bipartisan più lanciato nell’ultima settimana dai candidati, entrambi, ovviamente, alla ricerca dei voti che possono fare la differenza: "Andate a votare". Si vota, sino alle 15, in 17 sezioni, per la maggior parte concentrate alla scuola elementare di via Quintino di Vona, poi a Groppello, scuola elementare, e in casa di riposo. In Di Vona il maggiore afflusso numerico, e la maggiore concentrazione di addetti ai lavori. Ai seggi, per tutto il pomeriggio domenicale, i due candidati, Caglio e Colombo, circondati dai sostenitori. Esaurita ogni cartuccia nell’ultimo scampolo di campagna, e lanciati gli ultimi appelli, da parte di entrambi calma, almeno apparente: "È stato fatto e detto ciò che si poteva. Ora andrà come andrà. E come vuole la cittadinanza".
Si va al voto in un clima comunque teso, perchè la partita, da ambo le parti, non è da poco. E se lo schieramento di centrosinistra punta a mantenere le redini del governo dopo i dieci anni di Roberto Maviglia, il centrodestra, reduce da un primo turno dai numeri forse oltre sua stessa aspettativa, spera di scalzare. Forte di cinque voti di vantaggio al primo giro, e dell’appoggio politico pubblico di parte dell’elettorato del polo civico escluso dal ballottaggio. La social campagna, soft nelle settimane pre primo turno, è diventata serrata e accesa nelle ultime ore: appelli pro candidati, infuocati scambi fra supporter, ultimi scritti al vetriolo, accuse reciproche. Ce la si gioca del resto, con ogni probabilità, all’ultima scheda.