di Monica Autunno
Lo sviluppo di un paese tradizionalmente agricolo e la sfida dei servizi alla cittadinanza, la problematica medici e pediatri e il tema dell’Unione dei Comuni Adda Martesana, di cui il paese fa parte, con Liscate e Pozzuolo Martesana, ma anche con una Truccazzano pronta invece al "divorzio", dal 2016: dentro o fuori? Tre liste e tre candidati sindaco per Bellinzago - stasera protagonisti alle 21 in sala consiliare - il centro con il maggior tasso di territorio a vocazione agricola in quest’area che sconta, fra cali di nascite ed esodo di giovani, lo stop all’espansione degli ultimi decenni, ma già lavora alla svolta con un piano urbanistico che prevede nuovi insediamenti residenziali. Al voto sono chiamati circa 3100 elettori, in febbraio votarono per il 45% circa. La sfida è a turno secco. Michele Avola, giornalista, attuale vicesindaco è il candidato di Vivere Bellinzago, centrosinistra. Per il centrodestra una spaccatura sul filo di lana, e due liste. Si ricandida l’imprenditore agricolo Piergiorgio Neri, leader dello schieramento Insieme per Cambiare, area moderata, nessun simbolo di partito. Conta sull’appoggio di buona parte della compagine partitica del centrodestra SiAmo Bellinzago, che per la seconda volta presenta come candidata sindaco l’insegnante Stefania Goi. Uno scenario, se si esclude il nome del candidato sindaco di Vivere (oggi Avola, allora Comelli) identico a quello di cinque anni fa. A tutti i candidati i seguenti quesiti. 1) Cosa l’ha spinta a candidarsi a sindaco e quale caratteristica della sua professione può rappresentare un valore aggiunto? 2) Tre aggettivi per la Bellinzago che desidera realizzare 3) Lo sviluppo urbanistico e demografico del paese: quali le linee progettuali? 4) Medici, pediatri, servizi: quali le urgenze bellinzaghesi? Come intende affrontarle? 5) Se eletto, la sua prima, urgente azione da sindaco 6) L’Unione dei Comuni: risorsa o "zavorra"?