Sesto, la polizia locale protesta sotto il municipio

"Turni massacranti e mancato dialogo", sostengono i ghisa

Il presidio degli agenti di Polizia Locale di Sesto San Giovanni

Il presidio degli agenti di Polizia Locale di Sesto San Giovanni

Di Laura Lana Sesto San Giovanni (Milano), 30 marzo 2022 – Ancora una volta gli agenti della polizia locale hanno manifestato sotto al palazzo comunale. Una protesta iniziata stasera, mercoledì 30 marzo, prima dell’inizio della seduta del consiglio comunale sul bilancio. Insieme alle bandiere del Sulpm, che ha riaperto lo stato di agitazione, stavolta c’era anche lo striscione della Rsu. “Ormai è chiaro che questa amministrazione non voglia aprire un dialogo rispetto alle istanze che da quasi due anni stiamo portando al tavolo – spiega il delegato sindacale e agente del comando sestese Carmelino La Grotteria -. Non abbiamo mai fatto muro rispetto al turno notturno o ad altri servizi: chiediamo solamente di metterci attorno a un tavolo per rimodulare un servizio complessivo che, con questi carichi di lavoro, non può reggere”. Nei giorni scorsi, il tentativo di conciliazione in Prefettura ha dato esito negativo: nessuna intesa è stata trovata tra Comune e sindacato. “Le posizioni sono rigide e, in questi giorni, siamo anche stati attaccati pubblicamente”. Il riferimento è a un post del presidente del consiglio Gianni Fiorino che, su Facebook, ha condiviso il volantino di altre sigle, Cisl e Uil, che si sono dissociate dalle proteste di questi mesi del Sulpm. “Sono state riportate tante imprecisioni. Se il presidente vuole conoscere la situazione del comando, noi siamo qui per spiegarla – continua La Grotteria -. Abbiamo organizzato diverse assemblee dei lavoratori e sempre all’unanimità abbiamo agito, aprendo lo stato di agitazione e organizzando forme di protesta”. Turni massacranti, dotazione organica insufficiente, così come la strumentazione di lavoro, indennità e fondo pensionistico sono solo alcuni dei nodi che non sono ancora stati sciolti secondo il Sulpm, il sindacato maggiormente rappresentativo nel comando di via Volontari del Sangue. A pochi metri di distanza, in piazza della Resistenza, stasera si è tenuto anche un presidio di protesta dell’opposizione, che il 23 marzo ha presentato un esposto al Prefetto contro la contrazione dei tempi di discussione in consiglio. “Come ha evidenziato il Prefetto nella sua risposta, destinare soli 10 minuti per ciascun gruppo per tutte e 16 le delibere (37,5 secondi a delibera), invece dei 10 minuti per ciascun consigliere per ogni delibera, come previsto dal regolamento, limita le funzioni democratiche”.  

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