
I residenti si ribellano: lanciano una petizione e chiedono più controlli
"Viviamo di fronte a un parchetto destinato ai bambini, un luogo di verde e gioia con giochi per i nostri piccoli. Sfortunatamente questo luogo, che dovrebbe essere un rifugio sicuro per l’infanzia, viene occupato e violato quotidianamente da spacciatori. Queste persone fumano cannabis apertamente, sporcano e distruggono altalene e scivoli. Urlano e mostrano atteggiamenti provocatori, rendendo l’area ostile per i bambini e gli adulti. Questa situazione non è solo intollerabile, ma anche pericolosa".
Lo racconta Mario Marino, abitante del quartiere, e il giardino in questione è quello che si trova tra le vie Leopardi, Matteotti e Beccaria. I residenti hanno anche lanciato una petizione per un giro di vite. "Chiediamo alle autorità competenti di incrementare i controlli nell’area, di agire con determinazione per cacciare spacciatori e incivili e di restituire ai bambini i loro parchi. Per il bene della nostra comunità, per il futuro dei nostri bambini, chiediamo ai sestesi di firmare la nostra raccolta firme". Un allarme sicurezza, quindi. Che, però, oltrepassa il quartiere. "Siamo certi che questa situazione non sia un caso isolato del nostro parchetto ma, ormai, una condizione insopportabile a cui troppi di noi sono costretti a sottostare silenti - spiegano gli abitanti del quadrilatero -. Nel nostro caso specifico, parliamo di spaccio alla luce del giorno, musica a volumi allucinanti, schiamazzi a tutte le ore, bottiglie di vetro gettate ovunque insieme a sporcizia e qualsiasi tipo di residuo possibile pur di non utilizzare i tanti cestini presenti. E, ancora, monopattini che sfrecciano mentre ci sono bimbi di 2 o 3 anni che corrono ignari, partite di basket alle 4 del mattino con urla e casse bluetooth a tutto volume, giochi dei bambini divelti e danneggiati, panchine e muretti usati come bagni".
C’è poi l’annosa questione del distributore di bevande 24 ore, "che diventa ulteriore punto di partenza dal quale far provenire urla, clacson, partite di calcio in mezzo alla strada e qualsiasi tipo di spazzatura che poi verrà lanciata a caso nel parco e in mezzo a strade e marciapiedi. Ormai abbiamo tutti paura: basta uno sguardo per ricevere insulti. Basta chiedere di liberare l’altalena per sentirsi rispondere “Qui a breve sarà tutto nostro”". Segnalazioni, assicurano gli abitanti della zona, sono già state presentate. "Non sappiamo più cosa fare, tra l’app del Comune, chiamate alle forze dell’ordine, mail al municipio. Proviamo dunque anche questa strada della petizione".