Evasione fiscale, sequestro beni per 700mila euro a imprenditore milanese

Beni per un valore di 700mila euro, tra cui un appartamento e tre box in zona Santa Giulia a Milano, sono stati sequestrati dalla guardia di finanza a un presunto "evasore fiscale seriale". Antonio Nicola Clericò, titolare di una serie di cooperative che fornivano manodopera, è stato già condannato in via definitiva a 5 anni e mezzo di reclusione per reati fiscali. Il sequestro è stato disposto per "pericolosità sociale" dalla sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale milanese, presieduta da Fabio Roia, su richiesta della Dda milanese e il periodo delle evasioni fiscali contestate va dal 2007 al 2015. 

Le indagini a carico dell'uomo hanno accertato che negli anni avrebbe "posto in essere una costante evasione fiscale, quale amministratore di fatto di società attive nel settore della fornitura di servizi di manodopera che, raggiunta una determinata soglia di indebitamento erariale, venivano di volta in volta poste in liquidazione e sostituite, nello svolgimento dell'attività d'impresa e presso la stessa sede sociale, con altre cooperative dotate del medesimo personale". 

Secondo gli investigatori le cooperative poste in liquidazione e intestate a "prestanome" "hanno omesso di versare le imposte dovute" e le "risorse finanziarie, sottratte agli obblighi impositivi, venivano fatte confluire sui conti correnti delle nuove cooperative ovvero su carte prepagate intestate" ad altre 'teste di legno'. L'uomo è stato già condannato in Cassazione per "trasferimento fraudolento di valori, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili, omesso versamento dell'Iva ed appropriazione indebita". È stata anche documentata "una sensibile sproporzione tra i redditi" da lui dichiarati e "il suo tenore di vita". In particolare, "è stato rilevato l'acquisto ed il possesso, tramite il coniuge e il figlio" degli immobili.