Separata, sottrae i figli al padre: offre 2mila euro di risarcimento

Processo a Milano, in cambio la donna chiede l’estinzione del reato. L’accusa è d’accordo. Il padre attacca: "Non è possibile che dopo quello che ha fatto possa cavarsela così"

Due fratellini

Due fratellini

Milano - Un risarcimento di 2mila euro, messo sul tavolo da una madre sotto processo a Milano per cancellare l’accusa di sottrazione di minori. È solo l’ultimo capitolo di una dolorosa vicenda giudiziaria che vede contrapporsi due genitori, entrambi operatori sanitari, separati dal 2016 con uno strascico di denunce incrociate. E le vittime, come sempre accade in questi casi, sono i figli, che stanno frequentando le elementari. Due bambini affidati dal Tribunale al Comune di Milano e in questo momento collocati nella casa paterna, mentre la madre può incontrarli solo con "modalità protette in spazio neutro". Proseguono, intanto, una terapia con gli psicologi. "Il trauma – spiega il padre – sta influendo sulla loro crescita".

La prima a sporgere denuncia, il 12 aprile 2019, è stata la madre, che ha accusato l’ex di picchiare i figli, nei periodi di convivenza regolati dall’affidamento congiunto. La Procura ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per maltrattamenti a carico dell’uomo. Uno dei figli prima ha confermato le parole della madre, poi ha spiegato agli psicologi che "la zia vuole che il papà vada in prigione". La denuncia ha avuto però un effetto, perché il padre per un periodo ha potuto incontrare i bimbi solo in Spazio neutro.

Il 31 maggio 2019 la situazione precipita. La madre, si legge nel capo d’imputazione formulato dal pm Danilo Ceccarelli, che ha mandato a processo la donna con citazione diretta, quel giorno "conduceva i minori lontano dalla propria abitazione, rifiutandosi di comunicare con il padre". Da qui l’accusa di sottrazione di minori, contestata fino al 5 luglio 2019, quando il Tribunale ha affidato i due bambini ai servizi sociali e il padre ha potuto riabbracciarli. La donna sostiene di aver agito per proteggerli, e di aver comunicato via email "il luogo dove si trovavano", nel Milanese. L’uomo, assistito dall’avvocato Piero Porciani, si è costituito parte civile contro l’ex moglie. E il processo, per lui, rischia di concludersi con "una beffa". La donna, con il legale Christian Cerniglia, ha offerto infatti un risarcimento di 2mila euro chiedendo al giudice Maria Antonia Versace "l’estinzione del reato". Richiesta che ha ottenuto l’ok della pubblica accusa, il Vpo Roberta Pagliarulo. "Non è possibile che una persona possa portare via due bambini e cavarsela con 2mila euro", attacca il padre. Porciani ritiene "incredibile che l’operato della Procura, che ha svolto indagini accurate, risulti opposto a quello che sostiene il Vpo in udienza". Lo scontro non è finito.

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