
di Graziano Masperi
Frequentare le lezioni da remoto, lavorare in smart working, rilassarsi in tempo di lockdown consultando il proprio smartphone. C’è chi sta facendo tutto questo con problemi minimi e chi, al contrario, sta incontrando difficoltà enormi. È il caso dei cittadini di Bernate Ticino dove la connessione ad internet è lentissima o in certi casi assente in alcune aree del paese. E così salgono le lamentele, anche perché le cose vanno decisamente meglio nei Comuni confinanti, ovvero a Cuggiono e Boffalora sopra Ticino. Paesi dotati di fibra, ma a Bernate a causa delle difficoltà naturali che esistono sul territorio comunale gli operatori pare non abbiano interesse ad investire. E così i cittadini sono alle prese con i problemi di una connessione internet sempre più necessaria in un momento nel quale tante persone sono costrette a rimanere in casa.
C’è chi da tempo, in periodo precedente la pandemia, se la prende con gli uffici comunali. "Lo scorso anno – commenta Teresio Garavaglia, titolare di uno studio di geometri nella frazione di Casate – ho protocollato in Comune una richiesta con l’intento di trovare finalmente una soluzione. Servirebbe una centralina nel nostro Comune, altrimenti i problemi continueranno. È passato oltre un anno, non ho ottenuto alcuna risposta". Anche sui social network il dibattito è più vivace che mai: i cittadini si scambiano informazioni sugli operatori migliori e sulle zone di Bernate che risultano essere più problematiche di altre. Molti sottolineano che il Comune non ha colpe in merito e può solo concedere la licenza agli operatori. Ma se nessuno di questi ha interesse ad arrivare a Bernate ben poco ci possono fare il sindaco o gli uffici competenti.
Esiste però un altro problema sollevato dai bernatesi. Alcuni operatori si stanno prodigando a vendere contratti su fibra, ben sapendo che la fibra a Bernate non è disponibile. L’attesa è per il progetto openfiber, la copertura in fibra ottica cresciuta notevolmente, ma i tempi di realizzazione non saranno certo brevi e il covid-19 li ha sicuramente allungati. La connessione veloce serve adesso, perché i ragazzi devono studiare e in molti necessitano di internet per lavorare. "Noi liberi professionisti siamo tra i più penalizzati – aggiunge Garavaglia –, ci guadagniamo il pane giorno dopo giorno e stiamo incontrando difficoltà incredibili. La cosa che più mi infastidisce è non ottenere risposta alle domande regolarmente protocollate in Comune. Se gli uffici non hanno responsabilità allora ci venga spiegato cosa si intende fare per renderci la vita più facile".