Se la libertà è un lusso non per tutti

Riccardo

Riccardi

Per Otto von Bismarck "la libertà è un lusso che non tutti si possono permettere". Soprattutto per coloro che si troveranno a Roma il 17 dicembre, quando ci sarà la manifestazione indetta da Letta per protestare, già a prescindere, contro la bozza (ora) della Finanziaria. Non entriamo nel merito della proposta di Legge. Spetta al Parlamento discutere e decidere sui contenuti dopo una dialettica tra maggioranza ed opposizione. Poi, la firma del Presidente della Repubblica, quindi il giudizio della Commissione Europea che, nei confronti dello Stivale, tiene un atteggiamento guardingo. Per il debito pubblico italiano a livello monstre, che però è compatibile (interessi regolarmente pagati e nuove emissioni sottoscritte). La nostra bilancia dei pagamenti al netto degli interessi ha un avanzo primario. Senza considerare il risparmio tra i più alti del mondo. Non gioca certamente a favore l’atteggiamento della BCE sul rialzo dei tassi e sulla decisione di vendere i titoli sovrani per ridurre liquidità e inflazione. Siamo sotto Natale. Il turismo è in crescita. Inspecie a Roma dove mondezza, sporcizia, traffico infermale mettono in grave difficoltà chi vuole visitare la città eterna, per spendere anche. Il centro della capitale ha strade strette. Basta poco per metterle in tilt. In pieno periodo natalizio si vuole organizzare una manifestazione. Pur lecita. Ma a cosa servono queste se vengono promosse dai rappresentanti dei cittadini ai quali forniscono indirettamente voce nelle aule parlamentari? La gente in piazza blocca tutto; in particolare gli acquisti. Attraverso le TV vengono proiettate immagini che fanno pensare ad un paese diverso da quello che realmente è. Aveva ragione Bismarck che la libertà è un lusso che non tutti si possono permettere. Negozianti, turisti e pedoni impediti ad esercitare i loro diritti. Che tristezza la mancanza di un pragmatico buon senso.