BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Scuola, via ai sopralluoghi. I tecnici testano i soffitti

Cernusco, verifiche a tappeto dopo il crollo all’elementare in via Mosè Bianchi. La serie di controlli in tutti gli istituti per garantire l’incolumità degli alunni.

Scuola, via ai sopralluoghi. I tecnici testano i soffitti

Cernusco, verifiche a tappeto dopo il crollo all’elementare in via Mosè Bianchi. La serie di controlli in tutti gli istituti per garantire l’incolumità degli alunni.

Una serie di controlli che supera le prescrizioni di legge sui soffitti delle scuole a Cernusco, dai nidi alle medie, si corre per chiudere in tempo per la prima campanella del 12 settembre. Continua l’operazione sicurezza negli istituti dopo il distacco di un pezzo di solaio in una classe di quinta elementare in via Mosè Bianchi a fine 2020. Tragedia sfiorata grazie alla prontezza di un alunno di 10 anni che avvisò la maestra di una crepa e lei fece subito uscire i bambini, un istante dopo il crollo, ma la stanza era vuota e nessuno si fece un graffio. Gli stress-test erano partiti subito dopo l’incidente e non si sono più fermati. Da lì in poi la Giunta ha messo in cantiere verifiche regolari e le risorse necessarie, quasi 40mila euro per garantire l’incolumità degli alunni.

Un ingegnere esperto batte con un’asta metallica tutti i solai accompagnato dal personale comunale, è così che si fa a capire se ci sono problemi. Occhi puntati sulle solette in laterocemento, lo stesso materiale che cedette quattro anni fa e che soffre gli sbalzi termici. I tecnici del Municipio stabilirono che "si trattò di sfondellamento", così si chiama esattamente il cedimento di intonaco e tutto finì in una relazione per cristallizzare fatti e responsabilità. L’Amministrazione incontrò i genitori e spiegò che la causa dell’episodio "fu un errore di costruzione dell’istituto che risale al 1985". Le infiltrazioni, come si disse in un primo momento, "non ebbero alcun ruolo". A far da detonatore sarebbero state le continue sollecitazioni caldo-freddo, stagione dopo stagione: questo spiega la ricostruzione delle cause. L’indagine sullo stato dell’arte partì subito dopo l’episodio e non si è più fermata. Prima sulla elementare al centro del caso, sigillando l’aula in questione e quelle a fianco e poi allargando lo sguardo al resto della città. La campagna straordinaria cominciò a lezioni in corso e ora prosegue in chiave preventiva mentre bambini e ragazzi sono in vacanza, anno dopo anno, regolarmente. E al loro rientro è tutto a posto. L’Amministrazione ha ricavato le risorse necessarie in parte dagli oneri di urbanizzazione e in parte dall’avanzo per investimenti. Una delibera stabilisce la copertura del piano.