Scuole occupate, Milano suona la decima con il liceo Einstein

Gli studenti si sono sottoposti al tampone prima di entrare in classe, protesta anche al Luigi Cremona

Liceo Einstein di Milano

Liceo Einstein di Milano

Milano, 21 gennaio 2021 - Milano occupata. Almeno per quanto riguarda le scuole superiori. Questa mattina è andata in scena la decima occupazione nel giro di pochi giorni. Questa volta ad essere teatro della protesta degli studenti è il liceo Einstein, dove un gruppo di studenti e studentesse è entrato nell'istituto per seguire le lezioni - rigorosamente con la modalità della didattica a distanza, viste ordinanze e Dpcm - e nel pomeriggio svolgere un'assemblea. L'idea è anche quella di tracorrere in classe la notte, come è avvenuto durante le altre occupazioni in città. Tutti i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato all'occupazione si sono prima sottoposti al tampone, risultato poi per tutti negativo. 

Occupazione al liceo Einstein di Milano
Occupazione al liceo Einstein di Milano

L'obiettivo, secondo quanto dichiarano gli stessi allievi, è quello di "immaginare un modello di scuola differente". "Non dobbiamo chiedere la riapertura immediata - sottolineano -, ma dobbiamo richiedere che il modello di scuola cambi affinché la riapertura sia una naturale conseguenza di investimenti politici ed economici che colmino quei buchi che da anni vive la scuola pubblica". Una protesta che non si oppone soltanto alla didattica a distanza come metodo di insegnamento, ma che si basa su una visione globale: "I fondi destinati alla scuola nel piano del Recovery Fund non sono sufficienti a stilare un programma serio e a lungo termine che abbia come obiettivo il rientro a scuola e una visione di come essa è stata concepita. Non possiamo più accettare che dopo anni di tagli anche quest’anno le istituzioni non siano disposte a immaginare un cambio di modello che ci possa permettere di tornare in presenza in sicurezza". 

Non solo Einstein. Oggi è stata organizzata una protesta anche al liceo scientifico statale Luigi Cremona. All'iniziativa sono stati invitati a partecipare docenti, studenti e famiglie. "Lo scopo è analizzare il ruolo della scuola pubblica, soprattutto in questo momento complicato - ha raccontato un'insegnante -. L'idea di base non è quella di aprire la scuola a ogni costo, ma portare l'attenzione su questa realtà e sul suo ruolo". La collaborazione fra docenti e allievi è stata massima, tanto che le lezioni a distanza sono state sostituite da un dibattito sul ruolo della scuola partendo proprio da materiale selezionato dagli insegnanti.  Un mondo scolastico, quindi, che si ribella all'ordine precostituto ma che fa anche proposte concrete e che riflette. Come forse non accadeva da diverso tempo.

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