La scuola Massaua "è pericolosa" e non riaprirà a settembre. Dove andranno 300 alunni?

Si cerca una soluzione per i bambini delle elementari che non potranno rientrare nelle loro classi

Il quartiere attende la costruzione di una nuova scuola in via Strozzi

Il quartiere attende la costruzione di una nuova scuola in via Strozzi

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Milano - A settembre, gli alunni della scuola primaria Massaua, tra viale Misurata e viale Caterina Da Forlì, non torneranno sui banchi della loro scuola, un vecchio prefabbricato degli anni Settanta ormai a fine vita. "A seguito del sopralluogo di tecnici e ingegneri di MM - è la comunicazione inviata alle famiglie - sarà necessario interrompere l’attività didattica per verificare la sicurezza dell’edificio".

Il plesso chiude i battenti perché dai rilievi è emersa una "possibilità di danneggiamento delle strutture non portanti", spiegano da Palazzo Marino, in sostanza del controsoffitto. Un campanello di allarme, sottolineano gli uffici dell’Edilizia scolastica, che non indica una pericolosità reale ma implica una necessaria e accurata verifica. Che comporterebbe un intervento invasivo, quindi spendere una cifra consistente per una scuola prefabbricata che verrebbe comunque demolita nel giro di pochi anni.

Quindi, i 300 alunni tra i 6 e i 10 anni, 13 classi, si trasferiranno altrove. Dove? "Il confronto con i genitori - sottolinea l’assessore all’Edilizia scolastica Paolo Limonta - è cominciato martedì con un Consiglio d’Istituto convocato dal preside. Stiamo lavorando insieme a lui per trovare una soluzione allo spostamento dei bambini. Abbiamo già sondato alcune possibilità e il nostro obiettivo è tenere unite le classi, in modo da assicurare la continuità educativa".

L’ipotesi è che tutti siano ospitati nella scuola secondaria di primo grado di via Scrosati, che fa parte dello stesso istituto comprensivo statale Cardarelli-Massaua. Questo consentirebbe di spostare in blocco tutta la scuola, senza "spezzettare" la comunità scolastica.Sarebbe fattibile sacrificando qualche aula ora destinata ai laboratori, che potrebbero essere svolti anche in moduli temporanei da sistemare nel giardino della scuola Scrosati (Quelli acquistati lo scorso anno dall’amministrazione comunale sono tutti occupati, ma non è escluso il noleggio). Nel frattempo, il quartiere aspetta la costruzione della scuola, una futura primaria, nell’area di via Strozzi, che un tempo ospitava la media Cardarelli, chiusa a giugno 2012 per amianto, e i cui alunni erano stati ospitati in via Scrosati. Il futuro edificio sarà interamente in legno. È stato avviato un nuovo cantiere per la bonifica (l’ennesima) e, dal momento in cui partirà il cantiere per la realizzazione del complesso, saranno necessari 390 giorni per ultimare l’opera.  

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