Scontro finale: prove di alleanza

I primi abboccamenti a urne ancora aperte, i primi contatti informali tra segreterie e partiti di tutti gli schieramenti già in atto: obiettivo serrare i ranghi in vista del ballottaggio. La candidata del centrosinistra Ilaria Scaccabarozzi, che guida la corsa con quasi il 47%, ha mancato la vittoria al primo turno per pochi punti, si punta a mantenere posizioni e a portare a casa i voti andati al primo turno al candidato di Movimento 5 Stelle e Sinistra Antonio Zantonini. Scontato o quasi il percorso a centrodestra, dove si cercherà il compattamento fra i partiti ufficiali, che hanno sostenuto il medico Fabio Iannotta secondo sfidante al ballottaggio, e le civiche d’area del polo Progetto Uniti per Fare di Matteo Pedercini, fuori dal secondo turno, ma premiate dall’elettorato. Pd, primo partito cittadino "ma non solo - così il segretario Dem Franco Mantegazza -: abbiamo anche un record assoluto in termini di preferenze ai nostri candidati, che non si registra in alcun’altra lista. Per noi è un motivo d’orgoglio, un riconoscimento al valore dello schieramento". A un giorno solo del voto le indicazioni sui prossimi movimenti sono prudenti. "Ora bisogna parlarsi - così il presidente di Fratelli d’Italia, Pietro Ventola -. È prematura qualsiasi altra valutazione. Ma l’obiettivo di tutto il centrodestra, che al primo turno si è presentato diviso, ora e più che mai, è battere la sinistra e Ilaria Scaccabarozzi". Più diretto Walter Baldi, uno dei referenti politici di punta di Progetto Uniti per Fare: "Era chiaro che la divisione al primo turno sarebbe potuta diventare cammino comune a un eventuale ballottaggio. L’apparentamento una strada percorribile".

Monica Autunno

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