MARIA RITA
Cronaca

Sconfiggiamo la sindrome di Isacco

Il romanzo "Il profumo intenso della bruma del mare" di Theothile Somà invita alla riflessione sulla ribellione contro il potere oppressivo e la ricerca del rispetto per la vita e la natura, in un contesto di sacrifici imposti. Un invito alla consapevolezza prima di recarsi alle urne.

Parsi

Prima di andare a votare sarebbe stato utile, a mio avviso - ed io fortunatamente l’ho fatto! - leggere il romanzo di Theothile Somà “Il profumo intenso della bruma del mare”. Romanzo bellissimo, avvolgente, provocatorio. Sospeso tra il profondo disagio, dolore, rabbia di vedere e dover sostenere per delega, ignoranza, impotenza, indifferenza, sfiducia totale, l’atroce imperativa violenza di ogni potere familiare, sociale, governativo gestito in nome dell’assolutistica visione del narcisismo maligno e il desiderio di opporsi, per liberarsi e sopravvivere. O, anche, opporsi a costo della propria vita pur di non subire la condizione di attesa connessa alla “sindrome di Isacco”. E di che sindrome si tratta? Di quella che, nella Bibbia, impedisce a Isacco di ribellarsi, allorquando, per mettere alla prova la fede di Abramo, Dio gli chiede di sacrificare proprio suo figlio Isacco. Vero è che, alla fine, Isacco verrà risparmiato ma il tempo dell’attesa che, verificata la soggezione di Abramo a Dio per la quale egli avrebbe anche accettato di uccidere suo figlio e la decisione divina di risparmiarlo, è talmente traumatica per Isacco da far presupporre che, da figlio, egli potrebbe non averla proprio digerita. È questa la condizione che, ambientando il suo romanzo ai giorni nostri, Somà analizza. Ovvero "il tragitto evolutivo di ribellione al sacrificio simbolico" che, pure certe autorità impongono ai cittadini di ogni Paese per dimostrare la propria fedeltà! A cosa? A programmi dettati dalla “volontà distruttiva” che ben poco hanno a che fare con i reali, immediati, sostanziali, inderogabili bisogni degli esseri umani. Non a caso l’autore sostiene che "i lati oscuri della società si consumano alla luce del sole e non fanno notizia né scandalo. Spero che la lettura di questo libro stimoli alla riflessione e alla ricerca di ogni condizione umana finalizzata al rispetto dell’altro, della natura e della vita". Come dire: "Buon voto, a tutti!" Nel nome di Isacco ribelle!