MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Dagli scippi ai borseggi, dallo spaccio ai vandalismi, le paure giornaliere dei commercianti

I risultati dell’indagine Confcommercio con le risposte di 421 piccole e medie imprese, di cui l’82% a Milano In crescita pure atti vandalici e furti in esercizi commerciali. "Azioni mirate contro i reati predatori"

I borseggi insieme agli scippi sono tra i reati che più preoccupano

I borseggi insieme agli scippi sono tra i reati che più preoccupano

Milano, 30 maggio 2024 – Scippi e borseggi in aumento, così come atti vandalici ma anche spaccio di droga e furti negli esercizi commerciali. Dito puntato anche sui negozi sfitti. È la realtà con cui i commercianti fanno i conti ogni giorno, descritta dalle 421 piccole e medie imprese (il 78% fino a 9 addetti), l’82% di Milano e hinterland, che hanno partecipato all’indagine 2024 “La sicurezza del territorio e sui canali digitali” di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (dati elaborati dall’Ufficio Studi), presentata all’undicesima edizione di “Legalità, ci piace!”. Intervenuti rappresentanti delle forze dell’ordine.

Al tavolo, il vicequestore vicario Giovanni Cuciti. Dalle risposte – garantito l’anonimato – emerge l’aumento di scippi e borseggi, segnalati dal 43% delle attività (28% lo scorso anno) con la maggiore crescita percentuale: + 15%; incrementi anche per lo spaccio di droga nel proprio quartiere, al 41% (28% nel 2023) e i furti negli esercizi commerciali indicati dal 45% degli operatori (il 33% lo scorso anno). Gli atti vandalici sono il reato in testa, messo in evidenza dal 47% delle imprese (il 39% nel 2023) con una crescita dell’8%. Segnalazioni aumentate anche per le baby gang: il 17% (il 10% lo scorso anno).

Tra Milano e area metropolitana cambia lo scenario di percezione dei fenomeni criminali. In città, prevalenza di scippi e borseggi (62%) e atti vandalici (55%). Nei centri dell’hinterland vengono in particolare segnalati come sintomo di degrado i negozi sfitti (55%). Forte percezione, sia a Milano città (47%) sia nell’area metropolitana milanese (46%), dei furti negli esercizi commerciali. Rilevante anche il fenomeno dello spaccio: 41% a Milano città e 42% nell’hinterland. Ancora, il 28% degli operatori che hanno risposto all’indagine rivela di essere stata vittima nell’ultimo anno (direttamente o uno dei collaboratori) di furti nel negozio; il 27% di atti vandalici. Seguono, scippi e borseggi (12%), truffe (10%) e i furti negli esercizi commerciali subiti dai clienti (9%). Problemi anche on line: il 18% degli imprenditori (quasi 1 su 5) dice di essere stato vittima di una truffa o di una frode informatica.

Come accrescere la sicurezza? Per il 46% occorre una maggiore presenza delle forze dell’ordine, il 15% vorrebbe un contrasto mirato ai reati predatori e sempre il 15% chiede la certezza della pena per evitare la reiterazione dei reati. Il 61% delle imprese ritiene utile la presenza di militari dell’Esercito. "I dati – commenta Fabio Moroni, consigliere Confcommercio – indicano come la criminalità sia un fenomeno complesso che richieda dialogo costante fra le istituzioni e l’intensa collaborazione fra tutti gli attori. Rileviamo anche la necessità di dare molta più incisività a strumenti già collaudati come, ad esempio, a Milano, l’Unità della polizia locale di contrasto ai reati predatori".