GI.AN.
Cronaca

Milano, sciopero Atm venerdì 16 settembre: i motivi della protesta e gli orari

Stop dei mezzi pubblici per denunciare le aggressioni subite dai lavoratori. A Milano l'astensione dal lavoro, inizierà alle 8.45 e finirà alle 15. Sala: "Si poteva evitare"

Per il sindaco Giuseppe Sala lo sciopero indetto per domani dai sindacati del trasporto pubblico "si poteva evitare". Concordata a livello nazionale e sottoscritta da tutte le principali sigle sindacali (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl e Orsa), l’astensione dal lavoro, per quanto riguarda Milano e i mezzi Atm, inizierà alle 8.45 e finirà alle 15.

I motivi

La ragione della protesta è presto detta: i sindacati denunciano la mancata adozione di misure e provvedimenti capaci di contrastare e scoraggiare le aggressioni ad agenti di stazione delle metropolitane, conducenti di autobus e tram, controllori e capitreno dei convogli regionali. L’elenco degli episodi è lungo e unisce da Nord a Sud tutto il Paese. Limitandosi a Milano, il 9 settembre scorso al mezzanino di Affori M3 un passeggero ha dapprima saltato i tornelli e poi ha colpito con una testata l’agente di stazione che lo aveva richiamato e invitato a fare il biglietto. Il 26 agosto, alla stazione di Loreto M1, una agente di stazione, una donna questa volta, è stata presa a pugni e minacciata di morte da un passeggero che, di nuovo, aveva superato i tornelli senza avere alcun titolo di viaggio. Non è finita: il 26 giugno nel mezzanino di San Donato M3 un altro agente di stazione è stato malmenato da quattro giovani mentre procedeva alla chiusura degli ingressi della stazione. Infine, a chiudere la serie dell’estate, il 22 giugno, alla stazione ferroviaria di Belgioioso (provincia di Pavia), un capotreno di Trenord è stato aggredito a colpi di catena da quattro persone. Da qui lo sciopero indetto per domani. E il commento del sindaco.

Sala: "Si poteva evitare"

«Capisco le ragioni dello sciopero ma probabilmente lo si poteva anche evitare visto il momento – ha sottolineao Sala a margine di una conferenza stampa del Fondo per l’Ambiente Italiano –. Perché si può dialogare e chiedere alle istituzioni di fare la loro parte anche senza arrivare a uno sciopero. Il disagio nei tanti operatori che sono a contatto con il pubblico, e non solo nei trasporti, ovviamente c’è. Ma è difficile trovare misure specifiche su questo perché ci sono tanti mezzi". Oggi il tema delle aggressioni ai lavoratori del trasporto pubblico sarà di nuovo al centro della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata in Prefettura.