Milano, sciopero selvaggio dei taxi: adesione massiccia e auto introvabili

E' iniziato alle 18 di ieri, Stamattina disagi in tutta la città e anche all'areoporto di Linate

Taxi Milano

Taxi Milano

Milano, 12 luglio 2022 - Stamattina la città si è svegliata senza taxi. La protesta selvaggia iniziata alle 18 di ieri sotto le pensiline di piazza Luigi di Savoia si è estesa nella notte a tutto il resto della metropoli: auto introvabili, posteggi vuoti sia in centro che in periferia, senza dimenticare l'aeroporto di Linate. Nonostante sulle chat ci fosse divisione sul da farsi, la categoria si è fermata ancora una volta in maniera compatta. A Milano come nelle altre grandi città italiane, Bologna a parte. Nel mirino dei conducenti c'è come sempre l'articolo 10 del Dl Concorrenza, che, nella loro interpretazione, rischia di consegnare il settore del trasporto pubblico non di linea a Uber e alle multinazionali. I sindacati hanno a più riprese chiesto lo stralcio della norma, ma il Governo ha rispedito la proposta al mittente. Così ieri i delegati hanno proclamato altri due giorni di sciopero dopo quello di 48 ore già andato in scena il 6 e 7 luglio: i taxi spegneranno i motori il 20 e il 21. Tuttavia, la base ha deciso di fermarsi prima, in maniera non autorizzata. Ora la domanda è: la mobilitazione andrà avanti a oltranza? Per quanto tempo?

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