MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Sciopero dei lavoratori. Salari e turni nel mirino. Corteo all’Humanitas: in spalla una vera bara

Alla manifestazione circa 300 dipendenti. "Siamo arrivati alla rottura"

Sciopero dei lavoratori. Salari e turni nel mirino. Corteo all’Humanitas: in spalla una vera bara

Sciopero dei lavoratori. Salari e turni nel mirino. Corteo all’Humanitas: in spalla una vera bara

"Basta salari troppo bassi e turni massacranti". Circa trecento lavoratori del Gruppo Humanitas ieri hanno fatto sciopero dando vita a una manifestazione di protesta con corteo davanti alla sede del nosocomio rozzanese. Infermieri e Oss, personale degli uffici che si occupa dell’accettazione, ricoveri, esami, e call center. Tutti con le braccia incrociate. "Abbiamo sfilato per chiedere ad Humanitas più salario perché non è accettabile la proposta di 40 euro lorde di aumento che ci hanno fatto. Inoltre i lavoratori hanno diritto al piano ferie. Devono avere la possibilità di riposarsi e pianificare le ferie come previsto dalle normative - spiega Antonio Bagnaschi rappresentante Fp Cgil Milano. È una situazione al limite dove i lavoratori per anni sono stati disponibili a doppi turni e rientri dai riposi, lavorando oltre l’umana comprensione. Fino a ieri erano eroi. Ora manca il personale e devono sacrificarsi ancora. Siamo a fine aprile e ancora non conoscono i turni per le ferie. E per i lavoratori programmare dopo vuol dire pagare di più per le vacanze". Erano anni che i lavoratori non scendevano in piazza in maniera così massiccia e in particolare a Rozzano non erano mai arrivati a tanto. Il corteo partito davanti all’ingresso principale dell’Humanitas è passato sotto il Cancer center per poi proseguire per via Perseghetto e raggiungere la strada che porta all’ingresso del pronto soccorso. Poi ha percorso a ritroso le vie intorno all’ospedale.

Ad aprire il corteo alcuni lavoratori che trasportavano a spalla una bara, una di quelle vere in legno, acquistata appositamente per la protesta. Una scenografia forte per denunciare lo stato di esasperazione dei lavoratori."Siamo arrivati a un momento di rottura. Per noi questa è la prima delle azioni di protesta. Se non si aprirà un tavolo dove arriveranno proposte dignitose andremo avanti. Da circa un anno abbiamo avuto più incontri per cercare un accordo sugli incentivi. Ma dopo la proposta aziendale che va da 40 a 80 euro lordi l’anno, ci hanno costretto a interrompere le trattative. Oltre a ciò ci sono le ferie non confermate per l’estate, turni massacranti, riposi e pause saltate", ha ribadito Massimo Preziuso, segretario Uil Fpl Milano.

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