Sciopero all’ospedale Dipendenti in corteo "La sosta a pagamento iniqua tassa sul lavoro"

Il provvedimento è entrato in vigore malgrado le proteste dei giorni scorsi

Sciopero all’ospedale  Dipendenti in corteo  "La sosta a pagamento  iniqua tassa sul lavoro"

Sciopero all’ospedale Dipendenti in corteo "La sosta a pagamento iniqua tassa sul lavoro"

di Alessandra Zanardi

Dopo il presidio della settimana scorsa, ieri i lavoratori del Policlinico San Donato sono tornati a protestare contro la decisione dell’azienda di rendere il posteggio dell’ospedale a pagamento anche per i dipendenti del nosocomio e il personale impiegato tramite cooperative. Accompagnato da una manifestazione all’ingresso del polo sanitario e da un corteo che ha raggiunto il Comune, uno sciopero dell’intera giornata (esteso a tutto il personale infermieristico, amministrativo e ausiliario) è lo strumento scelto per tornare a esprimere disagio e contrarietà. "Dopo il presidio del 4 aprile contavamo che l’azienda tornasse sui propri passi, cosa che invece non è avvenuta. Non abbiamo ricevuto alcun segnale", osserva Nazzareno Formenti, della Uil Milano (funzione pubblica).

Intanto, la sosta a pagamento è entrata in vigore. La cifra richiesta per l’accesso ai posti auto di piazza Malàn è 24 euro al mese. Una somma considerata iniqua perché rappresenta, a detta di lavoratori e sindacati, "una tassa sullo stipendio". "Piuttosto che pagare, preferisco posteggiare l’auto all’esterno e raggiungere l’ospedale a piedi, anche a costo di dover modificare un po’ le mie abitudini e i miei orari", dice Giulia Cammarota, che lavora nel laboratorio di analisi. "Una cifra simbolica, non oltre i 10 euro al mese, sarebbe comprensibile, ma così invece è inaccettabile – aggiunge la collega Margherita Palmieri –, tanto più che l’azienda ha i bilanci in salute e sta pianificando forti investimenti anche all’estero". Il malcontento tra i lavoratori è palpabile, come racconta Marcela Carrasco, infermiera: "Dopo aver contribuito per anni alla crescita del gruppo sanitario, si viene ripagati in questo modo. È ingiusto".

"Se in tempi di crisi economica i lavoratori hanno scelto di scioperare è perché ritengono il provvedimento davvero iniquo. L’impressione è che purtroppo li si voglia prendere per sfinimento", sono le parole di Maurizio Amati, della Fp Cgil. Alla manifestazione era presente anche Luigi Piccirillo, ex consigliere regionale dei Cinque stelle e fondatore dell’associazione Su la testa, che spiega: "In Regione avevo presentato diverse richieste, affinché il costo dei parcheggi nei luoghi di cura fosse commisurato al reddito di ciascuno".

Quando il corteo è arrivato davanti al municipio, il sindaco Francesco Squeri è sceso per incontrare i manifestanti e assicurare interessamento alla vicenda. Gli accordi prevedono che il Comune introiti una parte dei proventi incassati coi pedaggi.

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