REDAZIONE MILANO

Sciopero aereo, centinaia di voli cancellati a Milano Malpensa, Linate e Orio al Serio

Limitati disagi perché i passeggeri erano stati avvertiti. Nessuna compensazione per ritardi e cancellazioni, ma le compagnie sono obbligate a trovare voli alternativi

La protesta ha coinvolto decine di compagnie aeree (Foto d'archivio)

Centinaia di voli aerei sono stati cancellati negli aeroporti milanesi di Linate, Malpensa e Orio al Serio per uno sciopero nazionale di 24 ore annunciato il 19 maggio e poi rinviato ad oggi. È stata garantita la fascia dalle 7 alle 10, durante la quale gli aerei sono decollati.

Nella giornata odierna, la protesta non ha causato particolari disagi poiché i passeggeri erano stati avvertiti nei giorni scorsi dalle compagnie aeree, che avevano preventivamente annullato i voli. Moltissimi turisti e viaggiatori, tuttavia, hanno dovuto cambiare l’itinerario di viaggio e le prenotazioni di alberghi, trasporti, talvolta con notevoli esborsi. Tanto più che lo sciopero avviene nel giorno finale del ponte di vacanze iniziato il 2 giugno. 

In caso di sciopero – considerato causa di forza maggiore – non è prevista alcuna compensazione per ritardi e cancellazioni. Le compagnie devono solo provvedere a “riproteggere” i passeggeri, cioè a collocarli su un volo alternativo a quello cancellato. Per aver informazioni specifiche relative al proprio volo, i passeggeri possono contattare la propria compagnia, il tour operator o l’agenzia che ha organizzato il viaggio.

Le ragioni della protesta

"La protesta di oggi è a seguito della trattativa, che va avanti da oltre un anno, che stiamo facendo per il rinnovo contrattuale degli handlers e che è scaduto oltre 6 anni fa. Ancora non riusciamo a trovare un accordo per un aumento contrattuale dignitoso che ricostruisca il potere d'acquisto dei salari. Un rinnovo dovuto che gratifichi e dia dignità ad una professione che ha contribuito alla ripresa del trasporto aereo dopo il brusco e drammatico stop causa pandemia. Se non si riapre un tavolo che porterà alla trattativa, siamo pronti a dichiarare uno sciopero di 24 ore nei prossimi giorni. Ciò, però, che indispone, è che questo nostro Paese non abbia una politica industriale sul trasporto aereo per valorizzare questo settore, tutelando i lavoratori". Lo ha detto, all'aeroporto di Fiumicino, Massimo Celletti, del dipartimento nazionale Filt Cgil, nel corso del presidio, dalle 12 alle 16, indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo per il settore handling, a cui stanno partecipando circa 150 lavoratori, sotto l'occhio delle forze dell'ordine all'esterno del Terminal 3.