ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Scienze umane, tutto esaurito ma nessuno va in periferia

Tenca, Virgilio e Cremona strapieni, tra Lampugnano e Quarto Oggiaro posti vuoti. In lieve calo le iscrizioni ai classici, ma problemi al Tito Livio con 35 “esuberi”

di Annamaria Lazzari

È assalto a un posto al liceo di Scienze umane. Ma solo se si trovano nei quartieri "buoni" della città. Ieri c’è stato un tavolo in Città Metropolitana per affrontare il problema degli esuberi delle iscrizioni per l’indirizzo di scienze umane, a cui hanno partecipato una ventina di dirigenti scolastici fra Milano e hinterland. Gli esuberi a Milano città sono concentrati nei blasonati istituti Tenca (Porta Volta), Virgilio (Città Studi) e Cremona (Marche) (in provincia c’è il Vico di Corsico). Ma ci sarebbe disponibilità di posti altrove. Al Cardano in zona Lampugnano, al Frisi di Quarto Oggiaro e poi al Pareto (Litta Modigliani), al Russell (Cà Granda) e, in provincia, al "Leonardo da Vinci" di Cologno Monzese, all’istituto Benini di Melegnano e al Calvino di Rozzano. "Quei poli potrebbero accogliere parecchi studenti. ll problema è che le famiglie, sebbene questi istituti offrano una preparazione di qualità, non vogliono inviare i propri figli nelle sedi di zone percepite come periferiche o, per pregiudizio, come problematiche" dice Roberto Garroni, preside al liceo Virgilio che ha partecipato alla riunione. L’appeal delle scienze umane è certificato dai dati sulle iscrizioni appena chiuse del Ministero dell’Istruzione: l’8,3% delle famiglie milanesi ha scelto questo indirizzo (contro il 7,5% dell’anno scorso). Il Virgilio ha 35 domande in esubero per l’indirizzo tradizionale di scienze umane e 54 per quello economico-sociale, per un totale di 89 studenti che dovranno rivolgersi altrove. Sono 220 gli esuberi complessivi nella cittadella scolastica di piazza Ascoli, se si includono anche le domande che non potranno essere accolte di classico, scientifico, linguistico.

Più sotto controllo la situazione dei licei classici che quest’anno ha registrato un calo minimo di iscrizioni a Milano (10,2% contro l’11,5% l’anno scorso). Il punto è stato fatto in un altro tavolo in Città Metropolitana che sempre ieri ha riunito i dirigenti di una decina di classici. Gli esuberi riguarderebbero in misura minore il Virgilio (7) e soprattutto il Tito Livio, dove si stima che possano arrivare a 35. "Esuberi determinati dalla dimensione dell’edificio e dalla rotazione all’americana delle classi che in tempi di pandemia sconsigliabile. Stiamo sfruttando ogni piastrella di ogni edificio ma non riusciamo a fare più di sette classi, per circa 180 posti" spiega il dirigente scolastico del liceo classico di via Circo, Giorgio Galanti. La crescita di domande per questo liceo sarebbe determinata anche da un percorso che garantisce la preparazione del classico integrandola con diversi potenziamenti, come cinese, materie scientifiche, inglese, arte e musica.

"La situazione delle iscrizioni per quel che ci riguarda è molto tranquilla rispetto agli anni precedenti. Saremo in grado anche di accogliere studenti esuberati altrove" precisa Andrea Di Mario, preside del Carducci. Più aggrovigliata la situazione dei licei scientifici dove gli esuberi sono numerosi e in molti istituti: per questo ci sarà un tavolo ad hoc nella giornata odierna. "La volontà è quella di aprire un confronto con una logica di concertazione che coinvolga le scuole e i genitori, per armonizzare la redistribuzione degli studenti tra gli istituti in sofferenza e quelli ove vi è disponibilità di posti. Puntiamo a replicare quel percorso virtuoso che già lo scorso anno aveva consentito di risolvere positivamente gli esuberi registrati nei licei classici" ha spiegato Roberto Maviglia, consigliere delegato all’Edilizia scolastica di Città Metropolitana.