Magenta, schiamazzi a notte fonda in piazza Liberazione: "Dormire è impossibile"

Protestano i residenti esasperati da rumori e vandalismi. Appello a Comune e forze dell’ordine

Carabinieri notte

Carabinieri notte

Magenta (Milano) - Torna l’incubo delle notti insonni per i residenti di piazza Liberazione a Magenta. Dopo un periodo di calma relativa ecco ricomparire la musica a tutto volume che penetra nelle finestre abbassate di queste sere d’inverno. L’altra notte alcune persone che vivono nella piazza centrale di Magenta hanno chiamato i carabinieri perché non ne potevano più. E non è certo la prima volta che succede. Avevano già lanciato la protesta la scorsa estate, quando i decibel superavano il limite tollerabile. "Pensavamo che tutto si fosse sistemato con un po’ di buon senso – commenta un uomo – invece eccoci di nuovo a doverci lamentare".

Complici le festività natalizie che invogliano, come è giusto che sia, a trattenersi fuori casa più a lungo nei locali. Ma c’è chi è stanco e pretende che si faccia qualcosa.

"L’altra notte la musica era davvero assordante – aggiunge una donna che vive da anni nella piazza – sembravano tamburi di guerra che si ripetevano a ritmo incessante. Li ho sentiti fino alla 1.30 in cucina e, ovviamente, con le finestre chiuse. Capisco le feste, capisco la voglia di divertirsi, ma non sempre sulle spalle degli altri. Non vogliamo prendercela assolutamente con alcuni gestori di locali in piazza che fanno sacrifici enormi. L’importante è trovare una soluzione che faccia il bene di tutti e non sforare sempre con gli orari. Oltre la mezzanotte diventa pesante. Ci sono persone anziane e famiglie che hanno il diritto di riposare".

Chiamare i carabinieri può servire come soluzione temporanea, ma ovviamente il problema si ripresenterà anche nei prossimi giorni e non è detto che ci sia sempre una pattuglia a disposizione per degli schiamazzi. "Non vogliamo passare per coloro che vogliono negare il divertimento – continua la signora – del resto le nostre città, Magenta compresa, faticano e rilanciarsi. Ad una certa ora non si vede in giro nessuno e non possiamo poi lamentarci se nei locali i ragazzi ci rimangono fino a tarda ora. Ma a tutto c’è un limite e la salute viene prima di ogni cosa".

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