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L'incubo di via Ciriè: "Aiuto, ho la casa piena di scarafaggi"

Geltrude Testa, 65 anni, sta vivendo un vero calvario: "Sono ovunque, sul soffitto, a terra e perfino nei cassetti di Marianna Vazzana

Geltrude Testa combatte ogni giorno con gli scarafaggi (Newpress)

Milano, 6 settembre 2014 - Li sente sulla pelle anche quando non ci sono. «Mi sembra d’impazzire». I nemici di Geltrude Testa, 65enne, sono gli scarafaggi. «Ne trovo a centinaia, ogni giorno. Dappertutto». Sul pavimento, dentro i cassetti, sul soffitto, persino nel forno e nel frigorifero. Un calvario cominciato circa 3 mesi fa. La signora vive in via Ciriè 5, in un condominio popolare del quartiere Niguarda. Alcuni alloggi sono del Comune, altri di privati. E la donna ha riscattato il suo appartamento circa 10 anni fa. Da dove arrivano gli insetti? Indica i finestroni di cucina e soggiorno, tappati con lo scotch di carta per tentare di fermare l’invasione. Il suo sospetto è che provengano dall’appartamento di sopra, sfitto da qualche mese. «L’ex inquilina è andata via ma nessuno probabilmente si è preoccupato di pulire la casa. Io temo sia in condizioni igieniche da paura». Sui pianerottoli è stata seminata una polverina bianca, «veleno per gli scarafaggi», così come a ogni angolo di casa. La signora Testa ha persino spostato il divano al centro della stanza «perché così tengo sotto controllo la parete». Insieme a lei c’è la figlia Desirèe, 34enne, che dorme in camera da letto. La mamma, invece, si stende sul divano tutte le sere. 

«Di notte è un incubo. Una volta mi son trovata gli scarafaggi persino addosso, precipitati dal soffitto». I tavoli di casa sono pieni di spray insetticida, il cibo è coperto con dei teli, la donna non si azzarda più nemmeno a cucinare. Apre il cassetto delle posate (svuotato) e sotto il contenitore di plastica utilizzato per forchette e coltelli spunta uno scarafaggio. Poi si gira, toglie un cassetto da un altro mobile e sul legno bianco spiccano tanti puntini neri. Altri insetti. «Non so più che fare, sono disperata», si sfoga. «Per di più sono anche asmatica. Tutti questi veleni che respiro non mi fanno bene. E non posso nemmeno aprire le finestre, serrate con il nastro adesivo». Sotto lo scotch si vedono appiccicate alcune bestioline, rimaste intrappolate dalla colla. Al suo fianco ci sono alcuni inquilini, come Anna Eboli, e anche l’associazione Consiglieri di strada. «Abbiamo chiamato Comune, Aler, amministrazione dello stabile ma non cambia niente», fa sapere la signora Eboli. Ma il Consiglio Zona 9 si è già attivato: «Il CdZ e l’amministrazione dello stabile — spiega Simona Fregoni, presidente della commissione Case popolari e Demanio — hanno sollecitato un intervento urgente. Il momento è delicato, siamo in fase di passaggio dalla gestione Aler a quella di Mm. Ma tutta questa storia nasce da un atteggiamento sbagliato di alcuni abitanti delle case popolari, che lasciano gli alloggi senza preoccuparsi di decoro e igiene. Molte case vuote restano con cibo nel frigorifero e con la spazzatura all’interno. Non è ammissibile». E via Ciriè non è l’unico caso: nelle scorse settimane, l’allarme scarafaggi era arrivato anche da quartieri limitrofi.