Scala, Sangiuliano e Sala: “Lavoriamo per una soluzione condivisa, no a interferenze politiche. Con Meyer risultati straordinari”

Milano, il ministro della Cultura e il sindaco e presidente della Fondazione respingono ogni strumentalizzazione e riconoscono i frutti dell’attuale gestione

Il ministro Gennaro Sangiuliano e il sindaco Beppe Sala

Il ministro Gennaro Sangiuliano e il sindaco Beppe Sala

Dopo il mini colpo di scena al Cda della Scala, dove nei giorni scorsi il sindaco Beppe Sala avrebbe proposto ai consiglieri la proroga di un anno dell'attuale sovrintendente Dominique Meyer, oggi il primo cittadino (che è anche presidente della Fondazione) e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano fanno sapere di essere al lavoro per una soluzione condivisa. "Il futuro del Teatro alla Scala rappresenta una priorità per la sua Fondazione e per il Governo che stanno lavorando ad una soluzione condivisa al fine di valorizzare al meglio un'eccellenza italiana e milanese, unanimemente riconosciuta in tutto il mondo”. Sangiuliano e Sala precisano come si tratti di “un lavoro, quello portato avanti in queste ore in assoluta concordia, ispirato esclusivamente dalla ferma volontà di tutelare un patrimonio culturale che, coniugando tradizione ed innovazione, è chiamato oggi ad affrontare nuove ed importanti sfide". 

Ministro e sindaco ricordano poi l’importanza del canto lirico, riconosciuto Patrimonio dell'Umanità, bene comune di tutti. “In quest'ottica – prosegue la  nota congiunta – Fondazione e Governo si sono sempre impegnati affinché, nella comune volontà di dare seguito alle vigenti disposizioni legislative, questioni o interferenze di natura politica non trovassero cittadinanza nel corso di questi mesi. Ogni strumentalizzazione sul punto va dunque respinta con fermezza”. Infine il passaggio chiave sull'attuale sovrintendente e direttore artistico Dominique Meyer, al quale “va riconosciuto un mirabile impegno e una totale dedizione a servizio della Scala che, sotto la sua gestione, ha raggiunto, anche dal punto di vista organizzativo e finanziario, risultati straordinari che costituiscono oggi patrimonio comune per Milano e per l'Italia".