Scala, Cgil sul piede di guerra. "Sciopero al Macbeth"

Scala, Cgil sul piede di guerra. "Sciopero al Macbeth"

Scala, Cgil sul piede di guerra. "Sciopero al Macbeth"

La Cgil rompe lo stallo sul rinnovo del contratto Scala e si prepara a proclamare uno sciopero per il 17 giugno: a rischio la prima rappresentazione di Macbeth. L’accelerazione è stata dettata dalla Rsa dei tecnici di palcoscenico iscritti alla sigla Slc, che in una nota hanno definito "inaccettabile" e "provocatoria" la proposta della direzione del Piermarini di aumentare "solo" del 3% il reddito annuo lordo per il triennio 2024-2026, a fronte di una soglia minima del 5% fissata dai sindacati. Del resto, sostengono i lavoratori, "se il teatro è riuscito a tenere i conti in ordine" negli anni drammatici dell’emergenza Covid, "lo si deve solo ed esclusivamente alla perdita di salario subìta dalle sole maestranze e a un corposo ricorso al fondo di integrazione salariale (Fis)".

Nel mirino anche i tanti "no" alle varie proposte sulla parte normativa: dal piano occupazionale "per fronteggiare ritmi e carichi di lavoro sincopati nei picchi di maggiore produttività" all’accorpamento in due istituti di tutte le voci che formano la busta paga, dalle tutele per gli intermittenti all’aggiunta di un doppio riposo mensile. "Una strategia alla Marchese del Grillo", la sintesi della Rsa. "Questo disinteresse per le istanze dei lavoratori, anche a costo zero, è figlio di una visione paternalistica e al contempo elitaria e verticistica come metodo di funzionamento del teatro", l’accusa (non nuova) ai piani alti di via Filodrammatici (nella foto il sovrintendente Dominique Meyer). Conclusione: "Non ci sono più i margini e nemmeno i presupposti per una discussione che nei fatti non è mai iniziata". L’agitazione sul debutto di Macbeth verrà formalizzata in una prossima assemblea generale del palcoscenico.

Nicola Palma

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